Ma chi crede ancora che l'anno bisestile sia un anno funesto? Accidenti alla superstizione! Che giorno è oggi? Mi pare il sette gennaio. Ebbene dal primo di gennaio ad oggi mi si è rotto nell'ordine: il computer, la televisione, il forno della stufa e un gatto. Può bastare? Spero di sì, se non altro pensando che ci sono ancora trecentocinquantanove giorni, prima di rientrare in un anno normale e tirare un sospiro di sollievo. Eppure, nonostante tutte queste strane aversità, a me l'anno bisestile piace e in particolar modo mi piace il ventinove di febbraio, che una volta ho chiamato "Il giorno che non c'è".
Mi sembra che si incastri benissimo nella mia ricerca del significato del Tempo, in quanto non ci accorgiamo neppure di questo giorno in più e lo viviamo esattamente come tutti gli altri giorni, non pensando mai che per altri tre anni poi non avremo più il piacere di imbatterci in lui. Che fascino ha il ventinove di febbrario e come invidio chi nasce in quel giorno! Secondo me chi nasce nel giorno che non c'è, entra nel nostro mondo e nella nostra vita attraverso una porta temporale che si apre solo per un giorno, per poi richiudersi per altri tre anni. E' un neonato diverso, un neonato che non appartiene al nostro tempo e che pure sarà costretto a crescere e vivere con i nostri ritmi, tornando al suo Tempo solo una volta ogni quattro anni. Ma a lui sarà dato conoscere cose, in quel breve giorno, che noi ignoreremo sempre. Naturalmente questo lo penso quando lascio le briglie della mia fantasia e questa galoppa verso mondi sconosciuti, perché invece il poverino si ritroverà a non godere di alcun privilegio e dovrà pagare le tasse proprio come noi, subire suprusi proprio come noi, sognare mondi migliori proprio come noi.
Nel frattempo io, anche se non cerdo che l'anno bisestile porti sfortuna, visto come stanno andando le cose, incrocio le dita e mi peparo a togliermi il malocchio ....sapete, con la scodella dell'acqua e le gocce d'olio, che pare sia un sistema infallibile, così almeno diceva il mio nonno, quando toglieva la sfortuna al suo cane e al suo fucile da caccia, usando proprio questo sistema. Hai visto mai! E comunque per quelli che proprio ci credono, c'è una notizia confortante. Il 2016 è stato chiamato anche l'anno dei ponti, proprio perché si creeranno strane combinazioni festive che permetteranno di fare ponti luuuuuuuuuuunghissimiiiiiiiiiii!
Ho riletto questo post e solo ora mi sento di aggiungere che il 2016 è stato proprio un anno bisestile, uno di quelli che peggio di così non si può, perché se era cominciato male è finito anche peggio. Torno a dire che non sono superstiziosa, ma per come è andato, attendo con paura l'arrivo del prossimo. Se, nel frattempo, qualcuno conosce qualche antidoto...........
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