venerdì 5 febbraio 2016

La chiave nell'uscio

Alcuni giorni fa, sono andata a farmi fare tre copie delle chiavi di casa per darle ai miei figli. E una anche per me. Ebbene che c'è di strano in questo? Assolutamente niente, se non fosse per il fatto, che fino a poco tempo fa non ne ho mai sentito la necessità, perché la chiave di casa mia era sempre infilata nel nell'uscio ed io ero tranquilla. Per uscire da casa mia e trovarsi nel mondo bisogna scendere solo uno scalino, per cui siamo sempre stati alla portata di tutti, ma stranamente la cosa non mi ha mai impaurito, tant'è che la chiave non solo ci stava di giorno, ma qualche volta, ce ne dimenticavamo e la lasciavamo fuori anche di notte.
Poi le cose sono cambiate, diciamo sono evolute, se di evoluzione si può parlare, e i primi accenni di timore li avevo visti già da qualche anno in mia madre, fino a crescere e diventare proprio paura da qualche mese a questa parte, influenzata dalle brutte notizie che popolano i nostri telegiornali e non solo quelli. Anziani picchiati a sangue, o addirittura uccisi per quattro soldi, furti, rapine a mano armata, sempre più spesso vanno a profanare l'intimità delle nostre case. E ho capito che non potevo più permettermi il lusso di tenere la chiave nell'uscio di casa, anche se la cosa mi ha disturbato molto, perché è stato come  un adeguamento al nuovo modo di vivere di oggi, che non mi piace per niente. 
Eppure ricordo, che fino a non tanti anni fa, il nostro vicinato, apriva l'uscio e poi diceva "E' permesso?" e ti ritrovavi qualcuno in casa anche se eri in mutande. Ma chissà perché non la vedevo come una violazione della privacy, ma come  una vita comunitaria nella quale sapevi di non essere mai solo, specialmente se avevi bisogno di aiuto. Ricordo ancora quel ragazzino che entrò di corsa in casa nostra, inseguito da un babbo arrabbiato,  chissà per quale marachella, che lo voleva giustamente punire. La cosa sbollì mentre il ragazzino girava intorno al nostro tavolo e suo padre si fermava, consapevole di non poter fare altrettanto.
Ora invece siamo chiusi in noi stessi, sempre più chiusi, a doppia mandate e gli altri non li vediamo neanche più. 
E comunque mentre scrivo, mi viene in mente, che la chiave opportunamente tolta dal buco della serratura dell'uscio di casa, quando sono uscita per andare a fare la mia passeggiata e lasciare tranquilla mia madre, al mio rientro mi sono dimenticata di toglierla e quindi è è nuovamente nell'uscio col suo portachiavi a forma di P che sventola allegramente al vento

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