martedì 13 gennaio 2015

Il dort.....

Alla fine decise che forse era meglio andarsene, scomparire in punta di piedi, senza lasciare messaggi, un pò come fa il giorno che cede posto alla notte che avanza. 
Questo pensiero, mi riporta in mente la poesia che conclude "I Miserabili" di Victor Hugo. Cavolo! Io avevo poco più di quindici anni quando ho letto quel libro, ma quelle parole sono rimaste impresse nella mia anima, come se sapessi che un giorno sarebbero state parole scritte anche per me, che oggi mi sento un pò personaggio di quel libro.

“Il dort. Quoique le sort fut pour lui bien étrange,
Il vivait. Il mourut quand il n’eut plus son ange.
La choise simplement d’elle-même arriva.
Comme la nuit se fait lorsque le jour s’en va".

 

Chi dorme, nel mio caso, non è riferibile a una persona, ma a qualcosa di molto più profondo, che si chiama amicizia, che è molto di più delle persone fisiche, è qualcosa di impalpabile ma di estremamente tangibile che corre nel pensiero, nel filo del telefono, in una parola gentile, in due righe di una mail,  nell'ascolto di chi in particolari momenti della propria vita ha più bisogno di questa presenza gentile che si chiama Amicizia.

Ma la vita funziona così, e nella corsa frenetica che tutti facciamo per sopravvivere, non c'è più né tempo né voglia per fremarsi, ormai lo so per esperienza,e mentre l'Amicizia dorme e si dilegua nel lungo crepuscolo che precede la notte, non posso fare a meno di dirmi con un piccolo sorriso di compiacimento verso me stessa, che per me non è mai stato così e mai lo sarà. Ma io sono io, e non so se mi dico questo, orgogliosa di esserlo, o mi sto dando inconsciamente dell'imbecille. Boh! Non credo che riuscirò mai a darmi una risposta ma so che non potrò mai essere diversa da quella che sono. L'importante è continuare a credere che dopo ogni notte il sole nascerà ancora.  

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