Da un po' di giorni a questa parte, mi sono ritrovata spesso a guardare con occhi nuovi un semplice scaffale nella mia cucina, dove si allineano bricchi colorati, vasi di vetro, tazze particolari. E mi sono ritrovata a dirmi che mi piaceva proprio quella macchia di colore disordinato e pieno di sfumatura che vedevo davanti a me. E passavo oltre. Poi alla fine ho capito che dovevo fermarmi a rifletterci sopra, perché, ormai conoscendomi piuttosto bene, sapevo che quelle mute suppellettili, mi davano un messaggio, che logicamente era dentro di me, ma che ancora non avevo decrittato.
Non mi ci è voluto molto tempo per capire che cosa volessero dirmi, e questo non perché sia intelligente, ma perché la risposta era proprio a portata di mano, pronta per essere colta e accettata. Ciascuno di quei bricchi, di quei vasi potevo paragonarlo a un contenitore della mia vita e così, senza stare a pensarci due volte ho cominciato a sistemare le mie cose, e li ho riempiti delle mie gioie, dei miei dolori, degli sbagli che ho fatto, della speranza che non vuole mai abbandonarmi, delle attese, delle tante paure, delle cose che ho osato, degli affetti più cari e di quelli falsi e di tante altre piccole cose che fortunatamente trovano il posto nei contenitori più piccoli. Ho riempito anche una tazzina di Winny Pooh,
Alla fine è stato decisamente piacevole vedere la mia vita sistemata sullo scaffale della cucina e rendersi conto che è stata ed è tutt'ora una vita piena di colori di tante tonalità vivaci e tenui, che ne fanno qualcosa di unico e non ripetibile. E siccome, anche se non sono più giovane, la nmia vita è sempre proiettata al domani, spero di poter aggiungere anche qualche altro bricco, per poterlo riempire di nuovi sentimenti che ancora non ho sperimentato.
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