Ed eccoci qua! Avere trent'anni e non sentirli è bellissimo, specialmente per me, che di anni ne ho più del doppio! Trent'anni di avventura, nata quasi per caso, che caso non è mai stato, anzi......era necessità! Quella necessità di infilare nuovamente gli scarponi e andare sulle strade della vita insieme a tanti altri, di continuare a essere giovani anche quando il mondo con il suo ritmo incalzante veniva a riempire la testa di pensieri, di numeri, di gatte da pelare, di problemi non risolti. Una boccata di ossigeno, di aria pura, di puzzo di calzini, di pianti nella notte, di mani consolatrici, di risvegli rumorosi. Voglia di essere insieme, in qualsiasi posto, anche a tremare dal freddo. Voglia di ridere, di esserci, di appassionarsi a qualcosa che poteva essere anche semplicemente un fuoco, o la prima tenda comprata e aperta in una stanza, insomma era qualcosa che non è mai venuto meno, che non è mai finito, che si è sempre rinnovato in qualche cosa, in qualche nuova impresa, via via che le stagioni passavano, e le persone si avvicendavano in questa lunga marcia che ci ha visto partire in una notte di trent'anni fa, per andare a un appuntamento che da allora non è mai stato disatteso. Erano braccia aperte per accogliere 'chiunque arriverà', come dice il testo di una canzone che ha per autore una persona che tutti conosciamo e queste braccia aperte hanno accolto sempre tutti, proprio tutti, non escludendo mai nessuno dal cerchio che la vita ci ha chiamato a fare e che, a distanza di tanti anni, ci ha sempre tenuto uniti anche al di là di noi stessi, forse per quella promessa che un giorno ciascuno di noi ha fatto e che ha cercato di portare avanti nel tempo facendo del proprio meglio. Trent'anni che fino ad oggi hanno parlato sempre di libertà, perché lo scout è libero, e impara a guidare da sè la sua canoa fin da quando è lupetto, perché così gli viene insegnato. Non occorre proprio che spieghi che cosa vuol dire guidare da sé la propria canoa, tutti lo sappiamo, la cosa importante è che ci sia sempre il desiderio e la forza di farlo per mantenere questa libertà, così rara in ogni tempo, e non diventare mai il gregario di nessuno. Questo è l'augurio che faccio alla mia Comunità Capi per i prossimi trent'anni.
E' ancora notte stamani, proprio come trent'anni fa ed è bello pensare, mentre mi preparo per fare a piedi la strada che mi porterà al solito appuntamento, di essere parte di questa realtà che per me è stata, è, sarà sempre nel mio cuore.
Giuly ho letto solo ora... bellissimo!!
RispondiEliminaGrazie Ceci...è semplicemente quello che ho sempre sentito e continuo a sentire fortemente dentro di me.
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