Quando dipingo uno qualsiasi di questi volti di donna, non seguo nessun modello e neanche nessuna idea. Non sono un artefice ben programmato e che sa quello che vuole, ma quello che so di per certo è che in ognuno di questi volti c'è qualcosa o che mi rappresenta, o che avrei voluto essere. Di questo me ne accorgo dopo, quando loro mi guardano dalle pareti dove li sistemo. Mi seguono con i loro occhi , mi giudicano, mi biasimano anche per averli fatti come loro forse non volevano essere e io sento che dietro quel colore che magari ho dato anche in maniera distratta, dietro quegli sguardi che molte volte mi catturano, si nascondono i miei pensieri.
Magari sono un po' strana, ma qual'è quel pittore che non lo è?
Nessun commento:
Posta un commento