lunedì 10 settembre 2018

E ora che succede?

Questo breve periodo della mia vita si potrebbe chiamare "E ora che succede?"

Mi ci sono ritrovata catapultata così improvvisamente, che non ho avuto neanche modo di accorgermene.

Già! Si crede di aver messo dei paletti lungo la nostra strada e pensiamo che questa scorrerà sempre così e invece macché! Improvvisamente arriva un tornado e spazza via ogni certezza e ti ritrovi col culo a terra a chiederti:"E ora che succede?"
Sinceramente la prima cosa che fai ti guardi intorno per vedere se qualcuno si è accorto del ruzzolone che hai fatto e che in un attimo ha mandato al vento tutte le belle parole che parlano di sicurezza, di stabilità. di coesione, di unione che fa la forza. Vedi già intorno a te tante persone che ti guardano ironiche e sorridono per dirti "Tu che parlavi tanto........" e non ti rimane altro da fare che alzare il dito medio, senza proferire parola, anche perché ancora non hai niente da dire e pazienza se queste cose una signora non le fa. Poi, visto che sei lì che non fai niente, salvo cercare di darti un contegno, cominci a guardarti intorno e così scopri cose che non avevi mai viste. Ci sono sempre state, ma non ci avevi mai fatto caso, presa come eri ad andare dietro al tuo ideale. Lì per lì le guardi superficialmente e non ti accorgi neanche che una di quelle piccole cose sei tu......sì sì, hai capito bene, sei proprio tu miniaturizzata, rimpicciolita fin quasi a farti diventare un numero negativo. Hai presente che cos'è un numero negativo? Noo? Ti rinfresco la memoria. Un numero negativo è quello che ha il trattino del meno davanti a sé. Che fai? Apri la bocca per  insultare chi ti ha ridotto così? Risparmia il fiato, perché insulteresti solo te stessa. Perché la colpa è solamente tua.......non ti sei voluta mica tanto bene vero? Non ti sei cercata o se l'hai fatto non ti sei trovata, sei andata dietro a certezze effimere, a paroloni preconfezionati da millenni che ora ti rendi conto non erano altro che un marketing cominciato molto prima di tutti gli altri e per fare questo hai rinunciato a tante cose che avresti voluto fare e non hai mai osato, mentre intanto la vita correva, correva....e intanto mentre guardi cosa c'è di nuovo intorno a te, ti tornano in mente poche parole che scrivesti un pò di tempo fa:" La vita mi ha insegnato a ritrovare il tempo per fermarmi a guardare una foglia che nasce!". No no! Non sei un profeta. Tutt'al più puoi essere una Cassandra che ha visto che doveva arrivare questo tempo, prima che giungesse. Dentro di te sapevi che quelle parole erano vere, ma ancora non erano le tue, non ti si spalmavano addosso. E poi ti sei rialzata un pò ammaccata e non hai trovato di meglio da fare che sederti davanti al tuo computer, aspettando una risposta alla tua domanda: "E ora che succede?" Come se lui potesse dartela. E invece meraviglia delle meraviglie lui te l'ha data , te l'ha data a modo suo, attraverso una fotografia inaspettata. E' criptica quella foto, ma tu sai che ti vuole dire qualcosa nella sua scarna e austera semplicità. Sta a te sapere cosa, ma senti che è lì per te e accetti la sfida di decrittare quell'immagine al di là del simbolo che rappresenta e che capisci che è solo un mezzo per farti arrivare a capire cosa succederà.

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