Caro Spelacchio,
è vero, sei proprio brutto e triste, tutto addobbato a festa, mentre invece sei morto, ufficialmente dichiarato proprio morto. E' vero anche che fa anche effetto a Natale, vedere un albero conciato come sei ridotto te. Non fai venire in mente luci e colori, musiche dolci, Natali festosi ed opulenti. Nossignore! L'unico sentimento che ispiri è la pietà, così nudo, a braccia aperte e nessuno vuole pensare che Natale possa essere anche pietà, consapevolezza della nudità del mondo, di gran parte del mondo. Quanti uomini ci sono oggi tra noi, nudi come te, a braccia protese in attesa del giorno dopo ! Sono pastori di un altro presepio, un presepio che nessuno vuol vedere, né tantomeno sapere che esiste, figuriamoci! Del resto non vogliamo vedere più neanche quello col quale siamo cresciuti e che ha incantato i nostri occhi di bambini. Oggi ci piacciono altre cose e del resto i tempi cambiano, le mode pure e ciò che può far pensare a qualcosa di triste, lo mandiamo lontano da noi. Ci nutriamo di luci effimere, senza accorgerci che se per un attimo ci saziano lo sguardo, ci inducono poi a volerne sempre di più e sempre più brillanti. Perché non c'è luce in noi, e non riusciamo a capire e a vedere che anche uno Spelacchio come te parla di Natale.
Ma sai che ti dico? Non sarai dimenticato. I tuoi tronfi cugini che ti hanno preceduto nella stessa piazza dove sei ora te, così disprezzato e deriso, e nelle piazze del mondo, in gara di altezza e di addobbi , non reggeranno mai il tuo confronto, perché nonostante la loro opulenza,sfido chiunque a dire che qualcuno si ricordi di loro. Sono passati come meteore, senza nome e più che altro senza lasciare nessun messaggio, se non quello dell'orgoglio. Continua a tenere le tue braccia nude, spalancate su quella piazza frettolosa e a parlare il muto linguaggio, che tanti altri stanno parlando in altre piazze, infischiandotene altamente delle diatribe pseudopolitiche che stanno nascendo intorno al tuo tronco. Tra i tanti che passeranno, qualcuno capirà il tuo messaggio silenzioso, un messaggio che, sono certa, nessuno aveva programmato, nessuno voleva dare, ma che è nato da sé attraverso le persone sensibili che hanno saputo guardare oltre l'apparenza.
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