Stamani ho guardato un programma dove si parlava di astronomia, mentre facevo colazione con una tazzina di caffé e due piccoli bomboloni preparati da me con l'aiuto di mia figlia, E così, tra un morso al bombolone e un sorso di caffè, ho ascoltato 'la teoria delle stringhe', che tra l'altro mi sta piacendo sempre di più, e mi sta intrigando in maniera incredibile....e sennò che stringhe sarebbero?Un povero mortale come me, che non ha competenze astronomiche, se vuole riuscire a capire qualcosa su questi argomenti,deve per forza usare l'immaginazione e, attraverso questa fare osservazioni fantastiche andando in qua e in là nell'iperspazio, dove i più potenti telescopi di questo mondo non se lo sognano nemmeno di arrivare. Cosa che io ho fatto anche stavolta, con mia somma soddisfazione.
E forse sarà per caso, o per intuizione, fatto sta che quando, cercando di distrigarmi da queste stringhe, ho dato un morso al mio bombolone, questo mi è letteralmente scoppiato in faccia, spandendo la crema in ogni dove e ciò mi ha indotto a pensare.
Lo scienziato che cercava di spiegare in parole semplici, il Big Bang, diceva che è iniziato da un piccolo scoppio, inarrestabile, che continua tutt'ora, per cui, ogni fotone a sua volta scoppiava dando inizio a nuove formazioni, che a loro volta scoppiavano per dare origine ad altre cose , che , viaggiando a velocità superiori a quella della luce, noi non riusciremo a vedere mai. In tutto questo scoppiettio, stando alla teoria delle stringhe si sono formati tanti universi paralleli al nostro e coesistenti, per cui niente toglie che mentre io stavo guardando la televisione leccando golosamente il mio bombolone, qualcun altro, nello stesso luogo, nello stesso tempo, proprio lì con me, ma invisibile a me, come io invisibile a lui, uguale a me, o totalmente diverso da me, stesse magari annaffiando i fiori, o cucinando un uovo al tegamino, o piazzando una bomba in quqalche luogo che lui sa ma io no. Bellissimo e difficilissimo da accettare, se non vengono in aiuto i bomboloni, che io ho immaginato come altrettanti universi e allora è tutto molto semplice. Basta tornare bambini e infatti se dovessi spiegare ai miei nipoti la toria delle strighe, per prima cosa li etterei davanti a un vassoio di bomboloni e poi comincerei così: "Ragazzi, avete mai provato a dare un morso a un bombolone e ritrovarvi con tutto il muso pieno di crema? Bene, provate, perché è un'esperienza incredibile per capire come è nato il nostro universo. C'è voluto un morso, un qualcosa che cambiasse repentinamente una situazione statica, ciè ferma, in una dinamica, cioè in movimento. In questo caso voi avet dato un morso al bombolone, nel caso dell'universo lui è stato morso da un qualcosa, che ancora ci è sconosciuto e magari si è anche arrabbiato perché questo universo gli si è spiaccicato sulla faccia. Vedete questo vassoio i bomboloni? Sono tanti e tutti uguali, almeno in apparenza, perché invece qualcuno è pieno di crema, qualcun altro di nutella, e qualcun altro di marmellata. Sono i famosi universi paralleli, che coesistono nello stesso luogo e nello stesso tempo, ma ignari l'uno dell'altro. Per oggi può bastare, perché è arrivato proprio il momento di fare merenda, cioè di cambiare la teoria in pratica, e se funziona, creare un teorema. Dai, diamogli sotto!"
Dopo di ciò, credo che i bomboloni, che mi sono sempre piaciuti tanto, per me contineranno ad essere motivo di viaggi fantastici, alla ricerca delle origini e saranno bomboloni superstar.
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