domenica 27 agosto 2017

Il Monte Washington

Conoscete il Monte  Washington? A me sembra di conoscerlo come le mie tasche. E' un monte americano , alto un pò più di 1900 metri. "E capirai!" mi direte "In confronto ai nostri è un pischello." Magari è anche vero, ma questo monte ha una caratteristica tutta sua, che lo fa entrare a pieno diritto nel Guinnes dei primati. Lì il vento è arrivato a tirare a 370 Km orari. Niente male vero? Tant'è che la baita che è in vetta, l'hanno dovuta ancorare saldamente a terra per non farla portare via. 

Insomma il Monte Washington è una sfida, prprio come il Monte Avane e il Monte Falterona. E' una sfida con se stessi, un percorso metafisico, un'idea, un progetto che si sta disegnando. E' trovare o ritrovare ciò che siamo, è capire dove vogliamo andare, è guardare da un punto diverso tutto nostro, il nuovo obiettivo che si vuole raggiungere. Io almeno l'ho sempre intesa così. E una volta arrivati sulla cima, liberarsi di certe pesanti zavorre, che ci carichiamo inevitabilmente nel percorso della vita. E poi....ripartire, più leggeri, il passo spedito e più che altro.....una nuova luce negli occhi. Bello vero?
Sembra che io abbia appena fatto ritorno da un'escursione sui suoi sentieri, non è vero? Ed è proprio così, anche se ci sono andata solo con la fantasia e poi al ritorno, mi sono fermata sulle fresche acque di un torrente,così simile a un altro torrente a me molto caro che scorre a volte limpido e sereno, e in altri momenti pieno di vigore e di rabbia, mentre il canto della sua acqua ritempra la mente e la prepara a un nuovo giorno, .
Magari, chi c'è stato veramente e ha avuto modo di riempirsi lo spirito del profumo de muschio e della natura, così prodiga di sé, potrebbe dirmi anche in forma anonima, se le mie sensazioni sono verosimilmente simili alle sue.

1 commento:

  1. sotto l'azzurro fitto
    del cielo qualche uccello di mare se ne va;
    né sosta mai: perché tutte le cose portano scritto:
    «più in là»

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