domenica 17 aprile 2016

Trivelle sì, trivelle no.

Sinceramente questo referendum, popolarmente detto delle trivelle, a me personalmente mi è cascato tra capo e collo negli ultimi venti giorni. 
Ho cercato anche di capirci qualcosa, ma le mie competenze in materia non sono tali, da poter propendere totalmente né da una parte, né dall'altra. Ho cercato di informarmi meglio che ho potuto e credo che al solito ci sia un pò di verità sia nell'una che nell'altra posizione....è che comunque in queste questioni non dovrebbe entrarci la politica, perchè alla fine tutto si impastoia e il quesito, che dovrebbe essere solamente rivolto al benessere del proprio paese, finisce invece per diventare un emblema di partito, e per quello che mi riguarda io non ci sto più a questi giochi, che non sono grandi giochi, ma solo giochetti.
E questo è un punto. Ma quello che proprio non accetto e che mi manda in bestia è sentire qualcuno che mi dice di non andare a votare, e questo non solo ora, ma da sempre. Su questo non transigo, gli altri facciano quel che ritengono più opportuno, ma io non posso fare a meno di pensare che il diritto al voto sia una delle più belle  affermazioni di libertà. Un diritto tra l'altro conquistato grazie a sacrifici di tanti altri uomini prima di noi, molti dei quali hanno pagato anche con la vita p
er dare a chi sarebbe venuto dopo di loro questa opportunità.
Quindi a votare io ci sono andata stamani e poi ho fatto quello che ho ritenuto giusto fare assecondando il mio pensiero, e forse potrà sembrare una cosa di nessun conto, ma non lo è, perché il pensiero è la cosa più bella di tutta la nostra struttura umana e il pensiero è libero, se siamo in un paese dove la democrazia ha le sue radici, e mentre ero lì, pensavo, come mi è già capitato altre volte, a quei popoli che non possono esprimere il loro pensiero. Che perdita enorme per l'individuo e per il popolo stesso. Almeno quello noi possiamo ancora farlo, e possiamo ancora dire di no a chi ci esorta a non farlo, fosse questo anche l'uomo più importante del nostro paese o Domineiddio in persona.
Il bello di tutta questa storia è che oggi ci sembra di avere delle certezze sia in un senso che nell'altro e da domani ce ne saremo già dimenticati e continueremo a vivere come sempre, a sporcare come sempre, a inquinare come sempre, o almeno a me sembra così. Mi basta guardare il nostro viale di San Biagio, che il Comune, ha fatto ripulire circa due mesi fa. E' di nuovo pieno di ogni schifezza e la colpa non è mai di nessuno.

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