martedì 5 aprile 2016
E senza fame e senza sete.....
Forse sarà strano per tutti, ma non per me, perché per me ha sempre funzionato così, fin da allora, e per allora parlo di tanti tanti anni fa. In quel periodo si sentiva spesso suonare "E ti vengo a cercare" di Battiato, e io la sentivo distrattamente e mi dicevo che era bella, ma sostanzialmente non l'ascoltavo. Poi capitò un giorno, quasi per caso che invece mi fermassi ad ascoltare e qualcosa mi scoppiò dentro. "Ma questo testo è scritto per me" dissi ad alta voce, incurante di chi avevo vicino. Erano le parole che avrei detto io, in quei giorni, nella mia solitaria ricerca di Dio.
Stessa cosa mi accadde tempo dopo con Bohemian Rhapsody dei Queen. Anche quella canzone amata da tutti, io l'avevo sentita ma non l'avevo ascoltata. Quando lo feci, qualcosa nella mia vita cambiò per sempre.
Fino a sabato, avevo ascoltato centinaia di belle canzoni, dai testi poetici bellissimi, canzoni che mi hanno anche emozionato, ma mai mi sarei aspettata l'esplosione che ho sentito dentro di me, in un punto imprecisato del mio essere, quando ho ascoltato "La donna cannone" di De Gregori, mentre distrattamente guardavo con un occhio Platinette che si esibiva a Ballando con le stelle e con l'altro, seguivo le mie parole crociate, che mi sembravano più interessanti. E invece quelle parole sentite tante volte e mai veramente ascoltate, sono state una vera e propria stilettata e mi hanno costretto a seguire con più attenzione la performance di Platinette, che mi si rivelava in una maniera che non avevo mai visto, fino a farmi sentire una nota di emozione.
Ma quello che mi sono rimaste dentro sono queste parole
.......e senza fame e senza sete
e senza ali e senza rete
voleremo via...........
e non se ne sono più andate. Sono dentro di me, parte di me, del mio modo di essere e di sentire odierno, sono l'esplicazione semplice, senza fronzoli di quella sensazione stupenda che nel mio immaginario io chiamo libertà.....e purtroppo solo nel mio immaginario, perché non sono mai riuscita ad afferrarla, se non forse per qualche breve attimo che fugge subito via, nelle tele di Chagall.
Ci si inchina davanti alla poesia e al suo poeta e le parole di questa canzone, finalmente ascoltata, e non solo sentita, sono un inno assoluto alla poesia vera, quella che va oltre i confini del nostro umano vivere per approdare ad altre sponde, sulle quali altri sentimenti, emozioni diverse, orizzonti mai visti, ci avvolgono, ci spingono, ci inducono a cercare il superamento di noi stessi, per poterci finalmente vedere per ciò che siamo: un capolavoro che metodicamente cerchiamo di distruggere...e che invece dovremmo cercare di amare, di salvaguardare, di proteggere perché l'uomo è nato dall'amore e per l'amore......quello grande, quello vero, quello che fa di lui un capolavoro....
e con le mani amore
per le mani ti prenderò
e senza dire parole
nel mio cuore ti porterò
e non avrò paura............
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