Stasera riunione per parlare dell'Infiorata.Ma si può ancora parlare di infiorata? Oggi se dovessi dare un nome al lavoro che andremo a fare tra una ventina di giorni, non saprei più come chiamarlo.Eppure, fino ad oggi, nonostane le difficoltà, nonostante il poco che ci siamo ritrovati tra le mani per lavorare, abbiamo sempre realizzato qualcosa di bello. Via i colori, via la segatura, che ci permetteva di realizzare disegni importanti e veramente d'impatto, sono rimasti tappini, bottiglie di plastica, fondi di caffè, carta di giornale e carta stagnola. E io ho preparato un disegno, che non è neanche un disegno, nel quale poco opportunamente, molto pomposamente e con una dose altissima di incoscienza e una ancora più grande di indifferenza ho voluto parlare di Creazione. Creazione vista come ciascuno la vuole vedere e interpretare e tutta riassunta in quelle due parole che danno il via al tutto :IN PRINCIPIO. Oggi, avvicinandosi il fatidico giorno della messa in opera, con conseguenti critiche di ogni genere, mi tirerei tanti scappellotti in testa per aver pensato un tema simile, ma non c'è stato niente da fare, quello mi è venuto e quello è rimasto, a dispetto di me stessa, degli altri, di chi ci vuole vedere solo un messaggio religioso, e di chi invece ce lo vuole trovare solo matematico. Ognuno faccia ciò che crede, a me non me ne potrebbe fregare di meno, perché io ci vedo e continuo a vederci solo quello che pare a me e che anche quest'anno, nonostante mi sia costata una fatica psicologica grandissima, ciò che ci ho visto e continuo a vederci mi ha fatto assemblare 140 mq. di carta, sulla quale mi sono sfogata con questo disegno che dovrà essere riempito del niente che abbiamo e della nostra fantasia e più che altro dell'improvvisazione, che quest'anno giocherà un ruolo importante, visto che non c'è stata nemmeno quella regia che invece non è mai mancata negli anni precedenti.
L'unica cosa che è pronta è la spiegazione di questa Creazione, che mi piace di anticipare, tanto non tolgo niente a nessuno, visto che è stata scritta dalla mia amica Kind Butterfly che mi ha detto di farne ciò che credo.
In principio fu la luce
e dalla luce nacque ogni vita.
"E' tutto tuo - disse all'uomo
la voce che correva insieme al vento -
coltiva il mio giardino e i buoni frutti
fai crescere i fiori che ti ho dato,
non li abbandonare, amali
e proteggili dal male".
L'uomo ascoltava e i suoi occhi
si riempivano di quello
che pareva meraviglia
e invece era solo bramosia
"Ora la Terra è mia - e miei
saranno il sole e il firmamento
e metterò in catene anche quel vento
che mi ha parlato e che mi ha fatto Re.
In principio, fu allora
ed è anche ora e sempre
e il vento lo dice all'uomo ad ogni istante
con la pazienza dell'eternità
" Trova la strada vera e il tuo vero domani,
e solo allora capirai e poi vivrai
per quella luce che non tramonta mai.".
Ma la mia amica è troppo buona e dopo aver letto ciò che invece avevo scritto io, ha scritto queste parole che edulcorano le mie, dicendomi, che non potevo dire che proprio non riesco a sopportare coloro che hanno ricevuto fiori e frutti da far sbocciare e maturare e invece li lasciano morire per mancanza d'acqua.
Chi fa questo non ci ha capito proprio una cippalippa della Creazione, che si rigenera continuamente solo se ciascuno continuerà a far fruttare ciò che è arrivato a lui, mettendoci anche del suo per lascirlo nelle mani di chi poi verrà e continuerà a dare di sé, senza protagonismi, ma solo con la consapevolezza di stare facendo un lavoro iniversale che non serve per la sua gloria,ma per conservare il difficile equilibrio di questo benedetto creato che non riusciamo a mantenere bello come ci è stato dato. E forse è meglio che mi fermi e non aggiunga una parola in più, sennò va a finire che mi arrabbio davvero e finirei per dire cose che è bene rimangano con me!!
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