Le donne devono sempre ricordarsi chi sono, e di cosa sono capaci. Non devono temere di attraversare gli sterminati campi dell'irrazionalità, e neanche di rimanere sospese sulle stelle, di notte, appoggiate al balcone del cielo. Non devono aver paura del buio che inabissa le cose, perché quel buio libera una moltitudine di tesori. Quel buio che loro, libere, scarmigliate e fiere, conoscono come nessun uomo saprà mai.
Virginia Woolf
Non avevo mai letto queste parole di Virginia Woolf, ma non appena l'ho fatto ho capito che erano adatte a quello che volevo esprimere io, quando, due giorni fa è arrivata una telefonata.
"Pronto?" dico con voce un pò affannata, dato che ho dovuto fare una corsa pr arrivare in tempo a rispondere.
"Va bene, passamelo" rispondo un pò stupita e molto incuriosita.
Un attimo di silenzio e poi sento una voce maschile che mi dice ridendo: "Forse non ti ricorderai di me ma abbiamo studiato insieme. Io sono A......."
Non l'ho lasciato neanche finire e gli ho detto: "Vieni subito a trovarmi, non vedo l'ora di vederti!" ed era proprio vero perché l'A in questione è stato uno dei miei più grandi amici.
Che gioia ritrovarci e abbracciarci come fossimo ancora due studentelli. Occhi pieni di emozione e di tanti sentimenti, tutti belli, voce un pò incrinata per la gioia di esserci rionosciuti subito e di aver cominciato a parlare insieme, come se il nostro discorso interrotto più di quarant'anni fa, non avesse considerato tutto quel tempo, niente di più che una pausa tra una parola e l'altra. Dio! E' stato proprio bello riandare ai tempi della nostra gioventù, mentre gli altri due amici che erano con A, ci guardavano sorridendo, felici della nostra felicità. ed è stato tra una parola e l'altra che a un certo punto A, parlando di me, e rivogendosi agli altri ha detto: "Lei era fatta così, una sognatrice che pensava che il mondo fosse sempre bello! Lei sorrideva alla vita....anzi rideva proprio alla vita!" "E' vero- ho risposto io sorridendo- e nonostante tutte le esperienze della vita, sono ancora una sognatrice!" E sino rimasta molto stupita quando entrambi gli amici di A hanno detto sorridendomi:" Ma va!? Non l'avremmo mai capito....Ma si vede subito dai tuoi occhi che non ti sei stancata di sognare, ed è una cosa che fa piacere vedere!"
"Non avrei mai pensato che fosse così palesemente lampante!" ho detto io vergognandomi un pò,.....ma neanche tanto, ma poi ho ripensato a quello che mi aveva detto A mentre parlava di sé dicendomo che era un insegnante e che anche l'altro amico era insegnante come lui.
E io guardando il terzo avevo domandato più per cortesia che per altro se fosse insegnante anche lui e lui mi aveva risposto proprio così: "Beh! Diciamo che io educo gli adulti!" e allora non mi sono più stupita se ha letto dentro di me come in un libro aperto e ha visto tutte le strade che percorro quando, da sola, lascio libera la mia fantasia. Ed è per questo che le parole di Virginia Woolf fanno proprio al caso mio.