sabato 6 gennaio 2018

La Porta Temporale

Io non lo so se sentirsi improvvisamente diversi e prendere nuova consapevolezza di sé e degli altri, vuol dire avere appena varcato una 'porta temporale'. Non lo so davvero! Ma me lo immagino così, altrimenti non saprei spiegarmi questo improvviso nuovo, lucidissimo stato d'animo, che mi permette di guardare con occhi bene aperti dentro di me e di guardare gli altri, e scoprirne i nuovi atteggiamenti, le nuove insofferenze, i nuovi distacchi. E la consapevolezza che ciò non è da ora, ma solo ora, in questo momento è stato recepito in maniera definitiva.
Quante porte temporali varchiamo nell'arco della nostra vita? Entriamo e restiamo fermi, attoniti di scoprirci diversi da ciò che eravamo fino a pochi minuti prima, o a ciò che noi abbiamo percepito in soli pochi minuti, mentre invece il cambiamente è stato lento e costante, chi sa? E sentiamo che la porta si richiude dietro di noi e mai più si riaprirà,lasciandoci la scelta se fermarsi a ricordare il passato o afferrare la possibilità di andare avanti e vivere con obiettivi diversi da quelli che fino a un momento prima erano sembrati così prioritari, da preferirli ad altre possibilità, da  farci accettare anche rinuncie purchè questi fossero raggiunti. Intendiamoci, dentro di me tutto è molto chiaro, ha solo bisogno di essere incasellato nella maniera giusta, anche perché non mi fermerò a ricordare il passato, mi metterò semplicemente in cammino su strade diverse.
Naturalmete questa è solo una porta temporale all'interno di noi stessi e non ha niente a che vedere con la scoperta sbalorditiva fatta in Antartide da un team di studiosi, che si sono improvvisamente trovati davanti a una famosa porta spazio-temporale che viene a confermare le teorie di Einstein -Rosen.
Bello sarebbe se anche le porte temporali all'interno del nostro io, ci dessero la possibilità di tornare indietro, arricchiti di ciò che scopriamo di noi. Pare che così non sia. Quello che credo è che non tutti si rendano conto delle porte che via via attraversiamo. E' un bene? Forse sì. Perché almeno evitano di sentirsi  frastornati per un tempo lungo più o meno quanto è grande la sensibilità individuale. E si va avanti, si va avanti, perché in ogni caso dentro di noi c'è qualcosa da raggiungere che va oltre ogni porta spazio-temporale.

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