venerdì 27 ottobre 2017

"Io sono solo io"

"IO sono Anna Frank"! Come è facile da dirsi vero? Altrettanto facile di come è stato dire "IO sono Charlie Hebdo" Così tanto facile, perché non è assolutamente vero. Io non posso essere Anna Frank, come non posso essere Charlie Hebdo, per il semplice motivo che non ho vissuto quelle stesse esperienze. Tutt'al più posso dire di essere empaticamente vicino a loro, e andando oltre posso condannare con tutta la mia forza, chi vuole esprimere la propria idea con l'uso della violenza, e condannare allo stesso modo l'ignoranza di persone che usano simboli senza neanche sapere chi sono,cosa hanno rappresentato, quale è il messaggio che hanno lasciato ai posteri,  perché, sembrerà strano a dirsi, ma c'è veramente tanta ignoranza in questo nostro mondo pressappochista, che si sta dimenticando la cultura e più che altro che non conosce la storia, e andando ancora più oltre, che non conosce la storia recente dei popoli, dei quali è l'erede.
No! Io non sono Anna Frank, ma come me non lo sono neanche gli altri, perché se veramente fossimo lei avremmo non solo trovato la forza di ribellarci a questi miserevoli atti  di  grettitudine e di ignoranza totale, ma avremmo lottato per costruire un mondo migliore, quello che lei vedeva nonostante la tragedia della sua vita. No! Io non sono Anna Frank, per onestà intellettuale, perché se dicessi di esserlo, affermerei che Anna Frank è una pecora belante come me, che vede accadere cose assurde intorno a lei e non fa niente per ostacolarle, neanche con una penna e un diario. 
" Io sono solo io". Mi alzo, lavoro, leggo le notizie, apprendo che forse ci faranno fuori con le bombe atomiche, e nel frattempo guardo una libreria di Ikea, preparo il pranzo, e guardo nuovamente le notizie, e apprendo che Anna Frank è stata usata come immagine dissacrante, da un gruppetto di tifosi oltranzisti, metto nel carrello la libreria di Ikea, vado a pranzo, poi a riposare e in serata do un'altra occhiata alle  news. C'è un'immagine che mi cattura. E' quella di una bambina siriana di appena un mese, morta di fame. Ma quella bimba non ha un mese, a un mese un bambino non ha quell'espressione che vedo nei suoi occhi e in tutto il suo corpo,  perché i suoi tratti sono quelli di una vecchia che ha vissuto totalmente il dramma della vita.Quella bimba porta in sé la storia mercantile dell'umanità Mi ritrovo a guardare lo schermo, mentre due lacrimoni mi scendono silenziosi. Potrei dire "Io sono la bambina siriana" ma non lo dico, perché so che non è vero..... ma per quanto ne so io,  non l'ho sentito dire da nessuno. Non faccio più l'ordine a Ikea.Non so perché, e se lo so, non vuole venire fuori, almeno non ancora.

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