venerdì 2 ottobre 2015

Caschetto alla francese

Sei giù di tono? vedi solo gattini neri? Non capisci più che la vita è bella?
Non preoccuparti, non è un problema, ti do io la cura per tornare in un attimo sereno, fiducioso....e perché no! Persino allegro. Basta che tu segua a puntino le mie indicazioni.
Innanzi tutto ci vuole una salita, una forte salita. E poi è indispensabile che tu guardi questa salita, mentre hai il morale sotto i piedi e mentre muovi il primo passo, quando ti viene spontaneo dirti "Non ce la farò mai". Fino qui tutti ce la possono fare, non credi? E' così facile tirare i remi in barca e rinunciare! Invece no! Se superi quel momento di disfattismo, sentirai che nel tuo stomaco,.... o è da una'altra parte?Non importa dove comunque, ma  insomma dentro di te, sta nascendo qualcosa che somiglia molto alle bollicine dello spumante, quando ce la mettono proprio tutta per fare saltare il tappo della bottiglia. Allora vedrai che il tuo passo diventerà più agile e la salita non ti sembrerà più così proibitiva. Camminando non sai dove andrai a finire, proprio come il famoso tappo della bottiglia, ma non te ne curare. Tu continua a camminare e vedrai che quando meno te l'aspetti o sulla destra o sulla sinistra si aprirà una porta e tu la riconoscerai. Saprai che quella è la porta che aspetta te. Io sono entrata in quella porta e non ti preoccupare, non sono mai porte di non ritorno, perché anche mentre cammini e ti infili in una nuova avventura, il tuo cervello è vigile e non ti farà mai fare cazzate. Hai solo bisogno di scaricare l'amarezza che è dentro di te, vero? E allora cerchi un diversivo.

Io quella mattina, quando sono uscita di casa e mi sono trovata davanti alla salita, ero di pessimo umore, e avrei voluto tornare indietro, poi invece sono arrivate le famose bollicine e ho cominciato a camminare. La mia porta era quasi in cima alla salita e improvvisamente mi si è spalancata alla mia sinistra e così invece di continuare sono entrata e mi sono resa conto che era un salone di parrucchiera.
Alla domanda della signorina, di cosa volessi fare, ho risposto venendo da lontano, da molto lontano "Tagliare i capelli, naturalmnte!" anche se non ne avevo avuto la minima intenzione. E così mi sono ritrovata seduta in una poltroncina  mentre lei divideva in ciocche la mia lunga chioma, mi sono guardata allo specchio e ho detto "Ma che ci sto a fare qui?", ma poi guardando quelle ciocche così sapientemente divise, mi è venuto spontaneo cominciare un gioco, come del resto è mia abitudine. Infatti ho detto all'ignara parrucchiera "Per piacere potrebbe cominciare da questa qui?" e le ho indicato quella più lunga, che in quel momento mi dava fastidio al collo e quando lei l'ha recisa e fatta cadere in terra, ho sentito che avevo scaricato la cosa che mi dava più noia in quel momento. Ed è stato così per ogni ciocca di capelli che se ne andava.  Dopodiche, sono stata proprio bene! Non durerà lo so, ma intanto ho avuto un momento di benessere, e perché no! Un taglio nuovo di capelli. Infatti oggi mi ritrovo la felicemente interdetta proprietaria di un caschetto alla francese, che non è nato sicuramente dalle mie scelte, ma dai problemi che avevo deciso di allontanare da me.
Per me è stato un taglio di capelli, per te potrebbe essere un pai di scarpe, un libro, un biglietto della lotteria. Provare per credere!

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