lunedì 28 settembre 2015

Eclissi di superluna

Mentre scrivo è in corso l'eclissi totale della luna, o meglio della superluna, o meglio ancora della superluna di sangue, come è stata chiamata per il suo caratteristico colore rossastro. Da pochi minuti è totale e per almeno un'ora il grande disco della terra getterà la sua ombra  sul nostro satellite obliterandola completamente. Siamo uscite io e mia figlia , col suo telescopio nel silenzio della notte  e dopo averlo puntato al cielo, abbiamo guardato, anche noi in silenzio, ciascuna immersa nelle proprie considerazioni e nelle proprie riflessioni. Sopra di noi un cielo di stelle di una meraviglia unica e silenziosa, testimone dell'evento che si ripeterà solamente nel 2033.
Le eclissi, di luna e di sole, ormai non sono certo più un mistero e sono previste con largo anticipo e precisione millimetrica. Niente ormai dovrebbe più stupirci in questo evento così descritto nei minimi particolari in maniera scientifica, da non lasciare più niente all'immaginazione, eppure.....mentre un cane abbaiava col genuino stupore di chi non sa, e assiste ad un evento insolito, e Ugo, il nostro gatto spalancava gli occhi e si guardava intorno avvertendo qualcosa di strano e di ancestrale, anch'io mi sono lasciata avvolgere dall'infinito e ho avuto chiara la percezione della grandezza dell'universo e delle sue armoniche leggi che lo governano. E mi sono sentita piccola, molto piccola, in quella perfezione mistica che mi richiama il suo creatore. Sì, perchè nonostante la nostra conoscenza e la nostra scienza, o meglio, proprio in virtù di queste, riesco a capire che la mente che ha organizzato una simile perfezione ci trascende infinitamente e continua a giocare il grande gioco che ha pensato, nel quale noi uomini riusciamo qualche volta ad entrare, senza afferrarne il significato e le finalità. A noi è dato solo goderne, mentre le solite domande si accavallano nei nostri pensieri: chi siamo, perché siamo, dove andiamo?
Ciascuno ha le sue notti bianche. Ciascuno le ha per i suoi motivi. Io stanotte sto vivendo la mia, che mi vede, piccola donna, con la testa rivolta in su, a farmi mille domande, che non avranno mai risposte se non nelle emozioni che mi suscita questo lungo momento di appartenenza a quest'opera d'arte che è il creato. Sì, perché in questo disegno, che si sta formando stanotte sopra di me, ci sono anch'io, insieme a tanti altri consapevoli come me, e a tantissimi altri, che non sanno nemmeno che cosa si sta compiendo. Perché ciascuno ha il suo modo di pensare la vita,  e non è detto che il mio sia il migliore, anzi! Ma è il mio.
L'orologio sta battendo le cinque. E' ora che ritorni fuori, perhé tra un pò si dovrebbe cominciare a rivedere la pallida luce della luna.
Il sonno si fa sentire, il freddo anche, ma sono contenta di aver goduto di questo spettacolo.

"Capisco come si possa guardare la terra ed essere atei, ma non capisco come si possa guardare il cielo di notte e non credere in Dio" - Benjamin Franklin 



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