martedì 13 ottobre 2015

Dell'importanza della carta igienica

Filosofia al telefono. Chissà come abbiamo fatto ierisera durante la nostra conversazione telefonica, a finire col parlare della carta igienica....bah! Misteri insondabili della mente umana! Però, a ben ripensarci avevamo cominciato parlando di assicurazione della macchina, e.... chissà! forse è stata un'associazione di idee istintive, con vari passaggi esplicativi, che non mi pare il caso di elencare. Fatto sta che mentre ci si salutava ridendo, ho riattaccato promettendo che sul mio blog avrei parlato "dell'importanza della carta igienica", cosa che cercherò di fare con tutto l'impegno possibile.
Bene! Intanto la prima cosa che mi viene in mente è che il caffè non è la prima cosa che ricorre nelle nostre abitudini mattutine,.... il primo incontro con il nuovo giorno è proprio con la carta igienica, dopo che abbiamo adempiuto con soddisfazione e contemplazione imbambolata ancora dal sonno, alla liberazione della nostra vescica. E' quasi un esercizio yoga, non dico importante come l' "Om", ma ci corre poco. Lì avviene il primo srotolamento dell'impalpabile carta, a meno che uno non soffra di incontinenza, per cui questo esercizio spirituale lo deve fare anche di notte, con espressione ancora più ieratica, anche se con meno soddisfazione (almeno credo, perché ancora non è il mio caso). Durante il giorno il rotolo della cara igienica scorre per ciascuno di noi almeno tre o quattro volte, e ogni volta il nostro sguardo si posa sui diafani disegnini che vi sono impressi: fiori, farfalline, cuori, stelline, ghirigori vari, stanno lì a ricordarci la nobile causa del suo uso e l'importanza delle nostre parti intime. Vuoi mettere la soddisfazione che prova il tuo deretano ad essere pulito da un foglio di carta igienica in cui è stampato un cuore con la scritta "I love", piuttosto che con un comunissimo foglietto bianco? Ci vuole attenzione, signori, per la psicologia del nostro posteriore, che credete? Altrimenti potrebbe vendicarsi in maniera subdola  e dolorosa, procurandoci un periodo di stipsi che può durare fino a un mese! Da qui è facile capire che l'ascesa sociale della carta igienica è stata fino ad oggi peressocché ininterrotta. Siamo partiti dalle foglie di fico e su su, abbiamo sostituito la carta del macellaio con quella più acculturata del giornale (per chi poteva permetterselo. Chissà se 'Il resto del Carlino, ha questo nome, prprio pr l'impiego successivo alla sua lettura?), per arrivare ai primi ruvidi rotoli bianchi, spartani, senza il tratteggio per staccare uniformemente il foglietto, che alla fine è diventato sempre più piccolo, quasi come il biglietto del tram, per giungere successivamente ai due veli, ai quattro veli, ai sei veli con ammortizzatore. E il profumo dove si mette? Che ruolo primario svolge il profumo, quando si srotola la carta igienica! Allora gli uccellini, le farfalle, i cuori che vi sono stampati prendono il volo, e riescono a farci vedere paesaggi idilliaci mentre siamo concentrati sui piccoli sforzi della nostra giornata, e grazie a quel profumo ce ne andiamo in giro , seduti sul water, in mezzo ai campi di lavanda o di mimosa, con la certezza che quel momento irrinunciabile, sia il più bello di tutta la giornata. Potere della carta igienica! Che ci piace così tanto, che non ci contentiamo di usarne un foglietto alla volta, ma ne stacchiamo tre o quattro, li ripieghiamo meticolosamente per poi usarli e gettarli senza un pensiero al mondo, senza neanche soffermarci per un attimo a pensare agli alberi che sacrifichiamo al benessere del nostro culo. Dopo tutta questa morbidezza, sentire la parola culo, che è così volgare, fa male vero?Non ci sta proprio vero? e invece sì che ci sta bene, perchè la tanto decantata carta a due, quattro, sei veli, si sfonda sempre di più, ed è per questo che se ne deve usare sempre una quantità maggiore........ma in nome della delicatezza, e mai in nome di quell'albero che non c'è più, ci abbiamo mai pensato?
Voglio terminare questa mia breve riflessione con un episodio di molti anni fa. Usava in quel periodo, tra di noi, farsi dei piccoli, scherzosi regali per natale. La persona veniva sorteggiata e a me capitò un uomo, molto elegante, molto firmato. Mi venne in mente di prendere un rotolo di carta igienica, lo srotolai e in ogni foglietto ci scrissi 'Pierre Cardin'. Quest'uomo , dopo un pò di tempo mi disse che aveva usato quel rotolo, e che ne aveva ricavato una vera soddisfazione perché "Vuoi mettre la differenza di pulirsi con un foglio normale o uno firmato?". potrebbe esere oggetto di una meditazione?

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