domenica 1 febbraio 2015

Nuovo Umanesimo

Ierisera cena culturale! Ho deciso di continuare a partecipare a questi incontri, perché ora sono molto pù libera  di qualche tempo fa di esprimere il mio pensiero e quindi anche di andare controccorente. Del resto è sempre stato quello che ho desiderato da questi incontri......pungolare, non fare allineare, usare il  proprio cervello  e non solo quello degli altri, arricchirsi delle esperienze altrui e dei pensieri altrui, scartando tutto quello che molte volte è solo inutile zavorra.
Ora siamo alle prese con il 'Nuovo Umanesimo', l'argomento che ci è stato regalato dritto dritto dal Papa e che appena l'ho sentito nominare non ho potuto fare a meno di pensare che sarebbe stato un grosso, grasso, noioso pistolotto.E in effetti è così, o almeno è stato così la prima volta, quando è stato fatto un escursus sull'Umanesimo che abbiamo sempre conosciuto. Roba che alla fine il mento toccava sul tavolo e gli occhi avevano preso un'espressione che  a un primo esame poteva sembrare attenta, ma che invece era solo vitrea, mentre la ricca cena appena ingurgitata, favoriva il sonno propiziatorio....quello che libera da ogni male e da ogni noia insomma.
Ma poi mi sono arrivati due refoli di vento, di quelli birichini e destabilizzanti che arruffano  tutti i capelli, ma che alla fine quando riesci a vedere di nuovo qualcosa, ti accorgi  che incredibilmente è diventato tutto chiaro e che ora sai che cos'è il Nuovo Umanesimo, sai che cosa significa nella nostra vita sociale odierna, e che può avere anche una componente religiosa, ma più che altro ha centrato quello che è il più grande problema  dell'uomo di oggi, che è sbandato e sempre più solo. Ecco il 'Nuovo Umanesimo' è solo questo: dire fine alla solitudine dell'uomo.. Solo questo ? E come si fa a mettere fine alla solitudine dell'uomo, a far ritrovare principi e valori nei quali tutti gli uomini si possono identificare?
Ebbene non cicrederete ma i due refoli di vento che sono venuti a scompigliarmi i capelli sono poche parole e un'immagine. Del resto ciascuno ha i refoli di vento che si merita e i miei sono veramente tosti perché le parole sono del cardinal Scola e l'immagine di papa Francesco.
Ecco le parole: il dono di sé. Ed ecco l'immagine: un poliedro dalle tante facce tutte coese e comunque diversa l'una dall'altra. Tutto qui? Sì tutto qui, ma è tanto credetemi, è tanto, e il mio cervello ha cominciato a funzionare a meraviglia, mentre mi accorgevo che ogni tasello prendeva il giusto posto. Difficile? No! Difficilissimo, ma non impossibile, se uno sa bene interpretare e poi mettere in atto il proprio pensiero. Il risultato? Una nuova forza, la cui potenza aumenta in misura di quanto diminuisce la solitudine. Amen

Nessun commento:

Posta un commento