E vedendolo, chi non ricorderebbe il suo primo giorno?
Stamani quando ho visto il mio nipotino con il suo grembiulino nero e il collettino bianco, schiacciato dal peso dello zaino dell'uomo ragno, mi sono immediatamente tornate davanti agli occhi le immagini di altri bambini. Prima tra tutte, quella di una bambina dagli occhi sognanti, cresciuta fino ad allora in un mondo di adulti e quindi non abituatata all'irruenza degli altri bambini; una bambina timida che con una mano stringeva forte il manico della sua cartelletta e con l'altra cercava di allontanarsi il grande fiocco rosa, che le faceva il solletico al collo. Si guardava intorno quella bambina, lontana per la prima volta dai suoi posti sicuri, e si domandava con curiosità che cosa sarebbe successo. L'ignoto non era solo davanti a lei, ma la circondava e anche il maestro che si presentò da lì a poco era un grande ignoto. Poi il maestro sorrise e il mondo riprese colore. Quella bambina ero io.
Stamani la stessa sensazione, mentre guardavo quel frugoletto,vivacissimo e bizzoso che è mio nipote.........la sensazione che questo primo giorno di scuola sia un grosso, grossissimo marcatore tra la sua vita di prima e quella che da oggi scandirà i suoi ritmi chissà per quanto tempo ancora!
Quando le scuole cominciavano il 1° di ottobre, i piccoli che andavano in prima elementare si chiamavano Remigini, perché in quel giorno si festeggia san. Remigio. Oggi è il 15 di settembre e tra i tanti santi che ho trovato sul calendario, l'unico he mi piacesse un pò è san Baldo e quindi un grande in bocca al lupo al mio Baldo Remigino.
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