Il giardino dell'Eden
Ieri, per la prima volta dopo tanti anni, sono riuscita a fare una passeggiata, semplicemente godendo di ciò che mi circondava. Ho buttato tutti i pensieri alle ortiche, ho allontanato da me le immagini delle persone, anche di quelle più care, ho cancellato i ricordi, che da sempre tumultuosamente vengono a raggiungermi ogni volta che faccio un passo.................e me ne sono andata per i fatti miei, natura dentro la natura, godendo di tutto ciò che tornavo a vedere per la prima volta in tutta la sua perfezione. Gli olivi contorti con le lucide foglie ancora bagnate della pioggia recente, i fiori selvatici, le nuvole che si rincorrevano nel cielo, gli ultimi raggi del sole, il volo dei colombi sono stati per mezz'ora gli unici interessi della mia vita. Un'esperienza da ripetere, per quanto è tonificante, leggera, penetrante. Poi l'esistenza mi è ripiombata addosso con tutte le sue domande alle quali non so, non posso, non voglio rispondere a seconda dei casi, e mi ha riportato nella quotidianità che cerco sempre più spesso di eludere, ma per un breve attimo ieri il giardino dell'Eden è esistito anche per me, prima che arrivasse il lungo serpente della vita a ricordarmi che la libera uscita era finita.
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