mercoledì 1 novembre 2017

1Novembre

Che giornata strana oggi. Ognissanti. Una giornata festiva, ma non più tale, infatti stamani molte persone hanno lavorato come tutti gli altri giorni, una giornata segnata in rosso nel calendario, ma ormai abbastanza disattesa, almeno nel suo significato originario. Ricordi che si riaffacciano per un attimo alla mente con immagini di fotografie sbiadite dal tempo, messe in fila sul frigorifereo per ricordare davanti a un lumino danzante chi non è più con noi, almeno fisicamente,sostituiti subito da altre immagini più orride eppure più fastanti, di streghe, fantasmi, pipistrelli, che richiamano alla stessa cosa , ma con spirito diverso. Ed è così che ierisera, al sopraggiungere della notte, anch'io ho avuto il desiderio di fare la zucca con il lumino dentro, ma ormai era tardi per andarla a comprare.....eppure, eppure,..... quel desiderio persisteva dentro di me, spinto dal venticello Immagine correlatamisterioso dei tanti spiriti che ormai si erano messi in movimento per venire a trovarci nelle nostre case, nei nostri paesi, nelle nostre città. Un venticello allegro comunque, al quale non ho voluto né tantomeno saputo resistere. Per cui ho preso un barattolo di vetro ci ho infilato dentro un cero, e l'ho avvolto con l'unico cartoncino bristol rosso che avevo, al quale ho fatto due occhi e una bocca sorridente. Mia figlia che passava di lì ha detto che era troppo melenso e ha pensato a ritoccarlo, per dargli un'aria un pò più minacciosa. Il risultato è stato un Bart Simpson pellerossa, ma mi è andato bene così, e guardare quella fiammella che illuminava la notte mi ha fatto bene e sentire in sintonia con i tempi che cambiano. Stamani però mi sono ritrovata a fare lo stesso rituale di sempre. Ho acceso un lumino davanti al ritratto che feci tanti anni fa al mio babbo, e nell'imposibilità di andarlo a salutare al cimitero, che è molto lontano da qui, mi sono messa davanti a lui, per parlargli di me e della mia vita. E' stato bello. Talmente bello, che dopo mi sono impegnata per fare il pan dei santi, che mi è venuto un mattone, ma di sapore passabile. E così ho capito di far parte di quella generazione che è a cavallo di due periodi: uno che sta inesorabilmente tramontando, per il suo modo di essere, così schivo, intimo, familiare, per lasciare posto a un altro , più giovane, più accattivante, più divertente, che va incontro ai problemi dell'aldilà con allegro sfottò! Qual'è meglio, qual'è vero, qual'è da continuare? Non saremo noi a deciderlo, ma la storia, che gioca con la vita dell'umanità e che cancella vecchie tradizioni, per portare sempre una ventata di aria diversa. Ho detto diversa e non nuova, perché proprio dalla storia sappiamo che le nuove tradizioni di oggi, vengono da un passato che era stato cancellato, in nome delle usanze che le hanno sostituite. Tutto si ripete nella storia e nella vita dell'uomo, che va sulla sua scia....via col vento!

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