Nella vita alcune volte ci sono attimi di profonda riflessione. Me l'ha fatto notare una giovane persona a me molto vicina, che, in un momento di autentica ispirazione ha scritto questa bella poesia.
Piccione, mi sveglio al mattino e ti vedo volare
solitario e danzante nei cieli.
Sicuro e fiero maestro sei,
o Piccione, delle aeree correnti
che alte lassù turbinano e sovrastano
le nostre vite che lentamente
si affacciano alla giornata che inizia.
E mentre le nostre esistenze si intrecciano
e ribollono come formiche al sole,
tu, Piccione, dall'alto del tuo giaciglio
volgi il tuo sguardo all'orizzonte infinito
che è per te casa e rifugio.
Piccione, ti guardo e nel tuo incedere
così leggero e armonioso
E mentre ti guardo, Piccione, una domanda
accarezza il mio cuore.
Piccione, ma perché scacazzi sempre sulla mia macchina?
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