In mezzo alla canzone di De Gregori, Viva l'Italia e a quella di Toto Cotugno, Lasciatemi cantare, ci sono io: un'italiana vera. Sono un poco dell'una e un poco dell'altra canzone, ma forse dovrei dire dell'una e dell'altra poesia, perché nelle parole di entrambe si delinea quella che è l'identità dell'Italia e ne viene fuori un sonetto dolce, malinconico, forte, tenace, intelligente, santo, miscredente, irridente, gaudente....insomma è l'Italia in tutta la sua stupenda, multicolore, caleidoscopica immagine. L'Italia degli spaghetti e l'Italia che non si arrende; l'Italia della chitarra in mano e del caffè; l'Italia delle stragi e l'Italia di Dio.... L'Italia fatta non dai politici, ma dai semplici italiani, da quegli italiani che conservano la propria dignità anche in questo tempo buio, da quegli italiani che hanno ancora ricordi vividi anche se tramandati, di un tempo in cui la bandiera contava ancora, e l'amor di Patria non era qualcosa di cui vergognarsi. Sono un'Italiana vera perché per me nessuna terra è più bella dell'Italia, è più desideerabile dell'Italia, e forse sarà l'acqua o forse sarà il vino, o magari il parmigiano e il pecorino, o il caffè con la moka e il panettone, o i tortellini e la mortadella o la pizza napoletana e la cassata siciliana.....o meglio ancora quell'aria che viene dai monti e dal mare e si congiunge sopra l'Appennino, correndo su e giù per il crinale,....o sarà altro ancora non lo so, ma credo senza tema di sbagliare, che Fasic (fantasiosi, artisti, sognatori, intelligenti,casinari) come gli Italiani, nel mondo possano esserci soltanto i Toscani, che di diverso hanno solo il modo di camminare, che però sta contagiando l'Italia intera. I toscani infatti camminano a mele strette, e mica perché ci vogliono camminare, ma perché la storia, di cui la Toscana è ricchissima, ha insegnato a camminare così e tutti gli Italiani, chi prima, chi dopo, hanno capito che conveniva imparare a a farlo. E solo noi Italiani lo sappiamo fare.
Lo sapevo che al solito, comincio seria e finisco a rideree, ma che ci posso fare? Sono un'Italiana vera
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