mercoledì 1 febbraio 2017
Io e la Bandiera
L'ho vista ieri sera, quando potavo fuori il mio cane per l'ultima passeggiatina prima di andare a letto. Era lì la bandiera, davanti alla strada, ritta sul suo pennone, come sempre del resto, ma chissà perché ieri sera mi ha detto qualcosa, mi ha comunicato un pensiero. Sventolava in morbide onde contro un cielo foriero di pioggia, avvolta a tratti da una leggera nebbia, mostrando i suoi colori, che al buio apparivano più smorzati, ma sempre ugualmente belli, sempre riconoscibili. Era la bandiera dell'Italia. Mio malgrado, mi sono ritrovata a pensare alle tante bandiere italiane, che ho visto nell'arco della mia vita e le ho fatte scorrere davanti agli occhi del ricordo. Piccole, grandi, immense, scolorite dal sole, fatte a pezzi dal vento impietoso, bucate dal fuoco nemico (io ne ho una), rattoppate....ma tutte ugualmente dignitose e tutte con lo stesso identico messaggio di identità e di libertà, anche quelle, che cugine miserevoli di altre più blasonate che svettano sui palazzi importanti del nostro paese, si aggrappano tenacemente fino all'ultima fibra del loro essere al pennone che le sostiene, quasi a dire: "Io, sarò me stessa fino all'ultimo soffio di vento che mi accarezzerà o mi scuoterà , fino all'ultimo raggio di sole che mi illuminerà o mi brucerà. Sarò io, liberamente io, sempre e solamente io.".
Ieri sera ho pensato che mi sarebbe piaciuto essere quella bandiera, che sventolava così pacatamente nella tempesta che si stava avvicinando, per poter dire a mia volta:" Io, sarò me stessa fino all'ultimo soffio di vento, che mi accarezzerà o mi scuoterà, fino all'ultimo raggio di sole che mi illuminerà o mi brucerà. Sarò io, liberamente io, sempre e solamente io".
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