martedì 15 novembre 2016

Superluna

Che meraviglia la volta celeste! Non mi stancherò mai di guardarla e guardandola trarne insegnamento.
Stasera lo spettacolo era offerto da quella che è stata chiamata la 'Superluna'. Una concomitanza di fattori tutti positivi che ci hanno permesso di ammirare  il nostro splendido satellite in tutto il suo splendore. Il cielo era terso l'aria pulita, la notte algida. A naso in su, come tutti, guardavo il suo moto silenzioso, che scorre sulle vicende umane da milioni di anni e in me c'era la stessa ancestrale meraviglia dell'uomo primitivo, che assiste con riverenza a eventi tanto più grandi di lui.
E' stato del tutto naturale che il pensiero si spostasse, sui fatti appena avvenuti, sull'uomo più potente del mondo, che rischia di destabilizzare il mondo intero con le sue multinazionali, la sua esagerata ricchezza, la sua casa dorata, le sue donne bellissime....ma come tutto improvvisamente mi è apparso piccolo e senza importanza.... cos'è tutto ciò davanti a uno dei tanti eventi naturali che giungono silenziosi a ricordarci che siamo poco più di niente in questo infinito universo, guidato da un'armonia diversa dalla nostra? E sempre e solo guardando questa luna meravigliosa di stanotte, che mi sono resa conto che niente conta del potere degli uomini e che riesco solamente ad essere me stessa e parte della meraviglia che mi contiene e mi sovrasta, se mi libero da me stessa e dai lacci delle convenzioni che attanagliano e mortificano la nostra vita. Ecco! Se io penso che mentre guardo questa luna così chiara, così splendente, sono con i piedi appoggiati su un'altra sfera che si muove a velocità vertiginosa, intorno a una sfera più grande di lei e che quest'ultima, fa la stessa cosa girando con tante altre anche più splendenti di lei, intorno a un centro che non riusciamo nemmeno a immagianre, mi sento molto piccola, è vero, ma sento anche un senso di appartenenza totale a un creato nel quale io, i più grandi potenti della terra, l'ultimo dei clochard, siamo tutti uguali, perché le regole dell'infinito non sono quelle miserevoli che ci siamo date noi. E allora per un breve attimo mi sento innalzare, andare verso cose più grandi, esplorare orizzonti che non potrò mai vedere davvero, ma che in questi momenti ho molto chiari davanti a me. 
Tornata a casa, ho trovato una mail di una cara amica, che mi raccontava le sue di emozioni, davanti a questa luna che sembrava persino troppo bella per essere vera, specialmente nel momento in cui un banco di nuvole ballerine le è passato davanti, creando colori di arcobaleno. E nel silenzio della notte, mentre l'orologio batte la mezzanotte, questo senso di infinito che perdura dentro di me, si arricchisce dell'esperienza di un altro essere pensante, si intreccia alla mia e vola in alto, nei luoghi dove non ci sono più inibizioni, più sbarre, più catene dell'anima, ma solo il silenzio avvolgente dell'universo. Una meraviglia!

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