sabato 2 luglio 2016

Il silenzio

Ricordo....tanti anni fa.
Sono seduta sullo sperone di una roccia erosa dal vento. Sono sola e guardo gli altri che si allontanano per raggiungere le persone che vedo lontano, a tratti interotte dalle lame della calura che deformano il paesaggio di quel deserto. Resterò sola per un'ora, ma non ho paura, guardando quegli spazi sconfinati che si allargano davanti a me, dietro di me e in ogni dove. I suoni, i rumori dei passi e delle voci alla fine cessano e improvvisamente mi sento avvolta dal silenzio. Non so quanto tempo sono rimasta così, forse dieci minuti, forse mezz'ora, forse l'eternità, che importa? Poi all'improvviso qualcosa cambia e avverto inequivocabilmente che il silenzio che prima avevo intorno ora è anche dentro di me  e per un momento mi parla di infinito. Sono in sintonia con tutto ciò che è, che è stato, che sarà mondo, vita, morte. Difficile da spiegare con parole  un sentimento che innalza per un attimo l'uomo al di sopra dell'uomo e dell'epopea della sua vita. Difficile, pauroso, estremo. Visione di uomini e di donne che prima di me hanno calpestato il suolo in quella lunga marcia che è la vita della specie e la sua sopravvivenza, volti solcati dalla fatica, scavati dalla sofferenza, rigenerati dalla gioia,  uomini sconosciuti dai quali discendo, spade incrociate,colpi di cannoni, rulli di tamburi, marce assolate, disfatte piene di fumo, onore ai martiri, glorie future, menti eccelse che aiutano la vita, menti eccelse che danno la morte....tutto questo c'è nella lunga strada che l'uomo percorre, odiando senza più sapere perché, amando fino all'eroismo o fino all'appagamento del proprio io, camminando senza sosta verso una mèta in nome della quale  giustifica ogni suo atto, da quello più puro a quello più aberrante. Questo è l'uomo ed dunque questa sono anch'io.
Mi è tornato in mente stasera, ripensando alle persone che questa guerra strana e bestiale, si è portata via. Due minuti di silenzio e la marcia riprende in uno stadio gremito di folla che cerca emozioni. Si va ai supplementari. Peccato che non si possa andare ai supplementari anche con la vita. Il vero silenzio è un'altra cosa. Se riusciamo a fare silenzio dentro di noi, anche una lacrima, cadendo, fa rumore.
Offrire il mio silenzio oggi è la sola cosa vera che posso fare.

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