lunedì 21 marzo 2016

Il primo giorno di primavera

La porta era leggermente socchiusa, ma già così lasciava filtrare un'intensa luce e un inebriante profumo di fiori.
La guardava senza decidersi ad aprirla, anche se la curiosità era forte, anzi fortissima. Però intuiva dentro di sé, che se l'avesse aperta e ne avesse varcato la soglia, non sarebbe più potuta rientrare nella sua vecchia stanza, o meglio, ci sarebbe tornata, ma vrebbe avuto nuovi occhi. Gettò uno sguardo veloce su tutto ciò che la circondava e che fino ad allora aveva costituito il suo mondo. Le sue bambole la fissavano dalla solita poltroncina con i loro occhi vitrei, i pupazzi ridevano col loro sorriso immobile, sempre uguale, i libri le rimandavano i titoli dalle loro copertine. Quante favole, quanti personaggi, quante principese, quante fate...e quanto cuore! Guardò il suo letto nel quale aveva sempre fatto sogni bellissimi popolati di fantastiche avventure, di colori vividi e di una farfalla dai colori smaglianti ...poi il suo sguardo tornò alla porta e al suo richiamo. Era un richiamo potente, come mai l'aveva sentito, e d'un tratto senza neanche rendersene conto, senza nemmeno capire cosa stesse succedendo l'aprì e quando varcò la soglia, vide un mondo nuovo. Era il primo giorno di primareva, il primo giorno della primavera della sua vita.

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