Cosa c'è di più bello, dopo una cena movimentata della Vigilia, che passare il pomeriggio del giorno di Natale, comodamente seduta sul divano, tra le mie cose, e cominciare la lettura del nuovo libro che mi è appena stato regalato?
Specialmente se questo libro si intitola "Viaggiare nello SPAZIOTEMPO" ed è stato scritto da Kip Thorne, premio Nobel per la Fisica 2017.
L'ho iniziato stasera e ne ho già letto sessanta pagine, poi mi sono fermata per riflessione, perché ciò che scrive deve essere centellinato, assimilato, elaborato, anche se solo nel modo che può fare una profana come me.
Ma è bello stare seduta sul divano, che diventa improvvisamente la navicella spaziale di Interstellar, vedere più da vicino Gargantua e cominciare a conoscere il wormhole, che può essere visualizzato come un tunnel con due estremità in punti separati nello spaziotempo. Spettacolare, semplicemente spettacolare, per chi riesce a crearsi l'immagine davanti ai suoi occhi. Per chi non riesce, basta che guardi il film Interstellar.Mi vengono incontro la brana di tre dimensioni che entra nell'iperspazio che invece di dimensioni ne ha quattro .....eppoi che succede? Leggerò di Scienza e Teologia che si incontrano, si fondono, si dividono nuovamente per andare in dierzioni diverse, ma non più nemiche, che cercano entrambe l'Oltre?......
E quale giorno può essere migliore di oggi per andare verso l'Oltre?
Ho chiuso il libro e mi sono ritrovata a pensare. La scienza si dice tale solo attraverso ciò che è dimostrabile. La religione è tale attraverso il dogma.
Da un pò di tempo però la parola congettura non fa più paura, perché nell'uno e nell'altro caso prima di arrivare a punti fermi c'è bisogno di congetture. E che cos'è la congettura se non libero pensiero?
E nel caso di persone profane come me, sia nell'una che nell'altra cosa, solo un senso istintivo che spinge in una direzione, senza rinnegare l'altra, con l'assoluta convinzione che le due colonne stanno reggendo l'architrave della stessa cosa?
Tempo fa feci questo disegno, semplicemente seguendo un pensiero nebuloso, al quale per molto tempo non ho saputo dare una spiegazione. Oggi, e non per merito mio, comincio in minima parte a decifrarlo.Le prime conclusioni che ne traggo sono che l'uomo ha bisogno di pensiero e di fede.
Tutto sommato insomma oggi un Natale tranquillo, ma che mi ha appagato.
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