Può capitare che una storia cominci con una passeggiata e termini con un'emozione? Io dico di sì, prove alla mano, perché anche se non sono io quella che ha fatto la passeggiata, sono io che ho provato un'emozione fortissima.
E questa,anche se è tutto vero, sembra una favola, perché fatemi capire come si fa ad andare per funghi e tornare con un motorino. e per di più col motorino che era stato del suo nonno, più di cinquant'anni prima?
Eppure è andata così e il tutto fa parte di un incontro del tutto casuale tra due persone che si trovano nel bosco in cerca di funghi, cominciano a parlare e a un certo punto della conversazione il motorino si disegna nei ricordi dell'uno e dell'altro e poi si materializza in un capannone poco distante, appoggiato a una parete, quasi in attesa che qualcuno si ricordi di lui.
Quando l'ho saputo, la sera sul tardi, ho provato un'emozione così forte e così bella, che non riesco neanche a descrivere. E' stato come se un pezzo della mia vita passata tornasse nel presente, arrivando da oltre cinquant'anni di lontananza con un bagaglio di immagini di mio padre che quando partiva si girava per salutare mia madre che gli restituiva il saluto, di me, giovane donna in sella di quel motorino...... di ricordi, di immagini, di sensazioni una più bella dell'altra. Mi sembrava,.... ecco sì, mi sembrava proprio, che dentro di me scorresse acqua fresca e piena di sole e di luce e così non mi sono stupita per niente quando l'ho sentita scorrere sul mio viso. Perché una cosa la so con sicurezza. Io non piangevo, stavo solo vivendo nuovamente la gioia di una pagina bella della mia vita.
So che il motorino non resterà ancora per molto in quel capannone.
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