ABBIAMO PENSATO CHE QUESTA PANDEMIA CI AVREBBE RESO MIGLIORI, PIÙ CONSAPEVOLI DEL RISPETTO CHE OGNI UOMO DEVE AVERE VERSO LA TERRA, VERSO SE STESSO E VERSO OGNI ALTRO UOMO.
SONO STATE SPESE FIUMI DI PAROLE PER ENFATIZZARE LA RISCOPERTA BONTÀ DELL'UOMO, IL SENSO DI RITROVATA SOLIDARIETÀ DEI POPOLI, LA VISIONE DI UN MONDO PIÙ GIUSTO.
MA È BASTATO POCO PER RENDERCI CONTO CHE È STATA SOLO UN'ILLUSIONE. BASTA GUARDARE I RECENTI FATTI PER CAPIRE CHE È VERO CHE L'UOMO RINASCE SEMPRE DALLE PROPRIE CENERI, COME L'ARABA FENICE, MA RINASCE SEMPRE UGUALE A SE STESSO E SE POSSIBILE ANCORA PIÙ RADICATO NEL PROPRIO EGOISMO.
LA STORIA È INSEGNAMENTO, CHE PURTROPPO QUASI MAI DIVENTA QUEL CAMBIAMENTO EVOLUTIVO CHE PORTA A DIRE UTOPISTICAMENTE CHE I POPOLI FELICI NON HANNO STORIA
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