Oggi "Festa della mamma".
Vorrei poter dire tante cose belle di questa giornata, ma non mi è mai riuscito, neanche negli anni ormai lontani in cui ancora ricevevo fiori o baci perugina che mi sono piaciuti da sempre. Salvavo i fiori e i cioccolatini, ma non mi piacevano le parole preconfezionate dalle ditte, che accompagnavano i soliti bigliettini solluccherosi e che non rispecchiavano il carattere dei miei vivaci rampolli, con i quali magari avevo ingaggiato lotte fino al giorno prima, avvalendomi del mio potere genitoriale, sapendo altresì di essere mandata da loro a quel paese senza neanche passare dal via.
Sai quanto ho sempre preferito i piccoli regali che di tanto in tanto mi facevano, nei giorni più impensati dell'anno! Piccole cose inizialmente, e poi anche grandi cose quando la loro età diventò adulta, ma fatte col cuore e col desiderio di farle. In quei momenti sentivo veramente di essere festeggiata come mamma, e mi sentivo ripagata delle notti insonni,della partecipazione emotiva verso i loro primi amori, dell'ansia per i loro esami e delle preoccupazioni e le gioie per il loro "dopo" di persone adulte.
Certe volte è una parola, una condivisione, un consiglio richiesto, che anche oggi, fa di una giornata qualsiasi, una giornata speciale e la fa diventare "Festa della mamma".
Questa e solo questa è la festa della mamma che fa per me.
Altra cosa era l'organizzazione per la "Festa della mamma", ma quella non riguardava la mia sfera personale, ma il mio impegno comunitario.
Questo giorno era atteso con ansia perché mi vedeva impegnata insieme ad altri nell'allestimento di un evento che si ripeteva ogni anno, con una rappresentazione teatrale che vedeva impegnati tanti ragazzi, con l'allestimento di una mostra di pittura a tema "mamma" che impegnava le scuole elementari e medie di tutto il nostro Comune e anche di altri Comuni che volevano partecipare. E c'erano premi per tutti.
Festa alla quale partecipavano un numero grandissimo di persone e che si concludeva in tarda serata con una cena in piedi e una mega torta realizzata da una pasticceria, a sua volta entrata in questo grande gioco, che superava se stessa ogni anno, per soddisfazione sua, nostra, e di tutti quelli che la mangiavano. E poi, per terminare, un piccolo omaggio a ogni mamma presente.
Perché la organizzavamo? Certo non per guadagnarci, perché tutto, ma proprio tutto era offerto......era solo perché ci piaceva stare insieme, perché poi ci sentivamo contenti e perché no! Anche orgogliosi di quello che eravamo riusciti a fare.
Vanagloria? Boh! Non lo so e non mi importa di saperlo.
Mi basta ricordarla.
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