Quando il 15 agosto per me era bello semplicemente a nominarlo! E non sta qui dire il perché, mi contento solo di ripensare a lui come a un giorno speciale nella mia vita e non per una volta sola, ma per ben tre.
Per me era una festa nella festa. Non più solo ferragosto, non più solo festa dell'Assunta, ma festa mia, tutta mia, proprio mia.
E con un sorriso il pensiero si colora per un attimo della gioia di allora, semplice, pulita, scevra da ogni sentimento che non fosse gratitudine, per quelle manine che si agitavano verso di me dalla culla che ha accolto per tre volte un bambino nuovo, i miei bambini, che proprio il quindici agosto venivano battezzati, a quattro anni di distanza l'uno dall'altro. Gratitudine non so bene neanche io verso chi o che cosa.....forse a quel senso di appartenenza al creato, che allora in me era così vivo, così tangibile, così scevro di domande. Dire grazie mi bastava. So che l'aria intorno era piena di quella gratitudine che nasceva da me e si mischiava ai profumi dell'estate del solleone. Sono giorni quelli, turgidi di calore, di colore, e l'apice è proprio il 15 di agosto e io lo vivevo con tutta me stessa e forse è per questo che anche negli anni a venire questo giorno è rimasto sempre impresso nel mio cuore, come qualcosa di uno e trino, gelosamente chiuso in uno scrigno, che si riapre ogni anno in questo giorno e anche oggi mi fa dire che la vita è proprio bella.
Un flash! Solo un flash, o forse un raggio di sole che improvvisamente si riaccende anticipando l'alba di questo 15 di agosto, mentre scrivo, seduta al mio tavolino, con la compagnia dei miei ricordi e quella di un grillo che canta attraverso la finestra spalancata sul calore di quest'estate.
Buon ferragosto!
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