sabato 25 aprile 2015

25 Aprile

Oggi 25 Aprile, giorno da ricordare, da tramandare nella maniera giusta, senza distorsioni, senza appropriamenti, ma solo con la consapevolezza che per dare il nome di Liberazione a questo giorno sono serviti i contributi di tanti uomini che hanno dato alla Patria il meglio di loro in tanti modi diversi.

Io non c'ero ancora in quei giorni, ma riesco a capire cosa vuol dire non sentirsi liberi. A quegli uomini e a quelle donne che si sono prodigati per dare a noi che saremmo arrivati,  la libertà, è dedicato questo piccolo pensiero.






Ti ho cercata ogni giorno della mia vita
senza mai afferrarti davvero
Ho provato a capire quale fosse il tuo volto
ma ti ho solo intravisto
Ti ho osservato nelle statue dei monumenti
ma non eri quella che pensavo
Ho sofferto per averti e ho fatto soffrire
ma non ti ho trovata dove io credevo
Ho regalato il desiderio di te alle persone che amo
come dono più bello di tutta la vita

e poi, quando ormai non ti cercavo più
ti sei fatta vedere dentro di me e mi hai detto
quella è la strada. E' dura e in salita
ma è là che mi troverai, dove sono sempre stata.
Mi sono incamminata per venire da te Libertà.

giovedì 23 aprile 2015

Vita, semplicemente vita

La strada che mi riporta a San Biagio è in forte discesa, o per lo meno stavolta l'ho presa in questo senso, e mi ritrovo,  improvvisamente distolta dai miei pensieri, davanti al tempio, quasi a sovrastarlo. Mi appare come al solito nella sua perfetta bellezza, con il campanile slanciato che dalla mia prospettiva, nasconde in parte la cupola. Il mio sguardo corre sulle colonne, sui capitelli, sulle decorazioni tonde e levigate che sembrano finestrelle.  Accarezzo con lo sguardo tutto questo e ne vengo accarezzata dall'immagine di ritorno. Bellissima! Perfetta. Poi , chissà perché i miei occhi sono attratti dai riccioli e dalle decorazioni propri di ogni capitello e il mio pensiero cambia, prende altre direzioni, meno idilliache, più faticose, meno conosciute. Vedo la scena di un grande cantiere aperto, dove la pietra prende forma dall'abilità delle mani sapienti e forti degli scarpellini, dove il legno dei ponteggi è costruito e assemblato dalle mani esperte di falegnami e costruttori senza diploma, che hanno solo l'esperienza della vita alle loro spalle. Vedo i capomastri che sorvegliano il lavoro che lentamente esce dall'opera di tante persone, dopo che è uscito dalla mente del suo progettatore, e mi dico, quasi con una sottile emozione, mentre il mio sguardo si perde tra cielo e terra,che anche molte persone della nostra bella campagna, avranno contribuito con il loro lavoro, magari umile, sicuramente gravoso, a far nascere questo capolavoro, in un capolavoro altrettanto bello, che è quello di questa natura, dove hanno trascorso il tempo della loro vita, una natura che dalle nostre parti si è dipinta come quadro d'autore. E mi chiedo perché noi oggi ricordiamo questa meraviglia solo come appartenuta al San Gallo e subito dopo mi dico anche che è così per ogni capolavoro che è venuto ad arricchire il nostro Paese, così benedetto dall'arte. Mi vengono in mente il Brunelleschi, il Bernini e Giotto, Michelangelo e via via tutti gli altri che hanno reso grande il nostro Paese. Giusto che per loro ci sia la fama,ma gli altri? Quegli uomini che hanno lavorato e reso possibile la trasposizione di un'idea in un'opera compiuta, perché degli altri non si dice mai una parola? O si pensa forse che queste opere siano spuntate come fanno i funghi, che il giorno prima non ci sono e il giorno dopo fanno capolino sotto un albero? Eppure quanta umanità riesco a leggere oggi intorno a questa chiesa che è opera del SanGallo. Quante speranze,quanto dolore, quante aspettative, quanti amori si sono incrociati, mentre la pietra veniva scolpita. Vita! Semplicemente vita! Vita che corre nel tempo e si dissolve, lasciando solo il nome di pochi e qualche volta solo di uno.
Mai più guarderò un capolavoro pensando solo al suo progettatore, e ci guadagnerò nel cambio, perché improvvisamente ho capito che cercando l'uomo dietro una foglia scolpita, anche le pietre mi parlano dell'uomo, dell'umanità, del tempo e del suo andare perpetuo.

mercoledì 15 aprile 2015

Il mio nome è Nessuno

Non che una volta fossi qualcuno, ma sicuramente una volta ....e neanche tanto tempo fa, avevo qualcuno intorno ben disponibile a interagire con me, a domandare, a chiedere consiglio, a sorridermi, ...........Come tutto è effimero nella vita, e come è caduco (bello questo termine poetico vero?) Non mi ci è voluto molto tempo per accorgermi che andare nel dimenticatoio, può essere misurato in base a quanto hai contato mentre facevi qualcosa, qualsiasi cosa, e io devo aver contato poco, molto poco, per quanto è stato breve il tempo che ci è voluto. Se posso parlare così tranquillamente e lucidamente di questa mia esperienza di vita, lo posso fare grazie a uno degli insegnamenti lasciatomi da mio padre, che sperimentò questa cosa su se stesso, e che oggi forse sarebbe contento di sapere che invece, a distanza di tanti, tanti anni, ancora viene ricordato con affetto e stima, anche se invece nell'immediato ebbe modo di accorgersi che il ritrovarsi solo fu questione di poco tempo.Tutto è relativo a questo mondo. Non che io abbia mai fatto qualcosa di importante, ma qualcosa ho fatto anch'io ed ora nel breve giro di quattro mesi, le persone che avevo intorno, non si ricordano neanche che sono al mondo. Eppure vivo nello stesso paese come prima e sono la stessa persona di prima, con gli stessi ideali, le stesse aspirazioni, la stessa voglia incontrovertibile di pensare che il domani sarà migliore dell'oggi e che la parte più bella della mia vita deve ancora arrivare. Però, anche se è vero che sono e rimango una sognatrice, non sono una stupida, e mi è bastato qualche volta appena un battito di ciglia, o una parola detta al telefono in tono diverso, più sbrigativo, per farmi capire che cosa vuol dire 'prendere le distanze'. E così, proprio in virtù di questo pò di intelligenza che ho, ho capito subito che anche il mio nome era cambiato e che oggi io mi chiamo Nessuno.
La cosa bella di questa analisi impietosa verso me stessa e il mio vissuto, è che non me ne frega proprio niente, anche perché nel frattempo ho trovato, o meglio devo dire ritrovato, perché sono sempre state intorno a me, persone che solo ora riesco a scoprire, a capire, a vedere nella stessa lunghezza d'onda che forse era già la loro e non era ancora la mia. E che belle persone scopro, nella semplicità di un incontro, nel dialogo semplice e sincero!
Ben vengano queste cose e ben venga questo senso di riappropriamento di me stessa e più che altro del mio pensiero, che fino a poco tempo fa è stato costretto ad andare su strade che non sono le mie, o meglio che non sono le uniche mie strade. Ciascuno ha il suo 'grande fratello' che lo segue e lo costringe a entrare in canali prestabiliti........ (e io non sono certo rimasta indenne da ciò), finché un giorno scopre di chiamarsi Nessuno e di essere diventato trasparente! E allora, anche se ancora deve combattere per avere uno straccio di pensione che gli dia un pò di tranquillità, scopre di vedere il mondo con altri occhi, e capisce che ciò che vede gli piace molto e anche molto di più.

domenica 5 aprile 2015

Oggi è Pasqua

Oggi è Pasqua ed è Risurrezione.
Risurrezione anche per me. Stamani la prima gioia della giornata è stata una mail inviata da lontano e in un attimo il gelo che era intorno al mio cuore da troppo tempo ormai si è sciolto come neve al sole e mi sono ritrovata in una condizione di estrema debolezza, dove la dimensione del vivere quotidiano svanisce per dare posto a un'altra, più intima, più importante, più avvolgente.....ristoratrice. E' stato un momento stupendo in cui tutte le tensioni accumulate nell'arco di oltre tre mesi, se ne sono andate, lasciandomi stordita, felice....e una volta tanto senza parole. E la costatazione che la felicità io non riesco a viverla rumorosamente, ma esplode dentro di me in silenzio e si propaga in tutto ciò che mi è intorno attraverso i miei sensi! E così stamani improvvisamente gli aromi della cucina in festa, sono diventati deliziosi, come delizioso è diventato il piccolo ramo fiorito di un susino che vedo dalla mia finestra e le uova sode dentro il piccolo cestino di vimini, accanto alle profumate ciacce di Pasqua, che ancora non so se saranno buone,ma belle lo sono senz'altro. Oggi è Pasqua, e anche se sono consapevole che poi la vita mi riprenderà con tutti i suoi tentacoli, oggi sento che la mia anima è libera, leggera......e concludo con  una frase estratta da un messaggio augurale,  che mi ha colpito tanto e che mi è stata inviata due giorni fa: Il mistero pasquale in natura si può osservare in particolare nelle varie tappe della farfalla, che a partire dalla larva diventa una colorata e danzante farfalla.
BUONA PASQUA !