Oggi è il mio compleanno, e anche se non ho voglia di festeggiare, mi accorgo che comunque rimane sempre un giorno speciale, diverso dagli altri, almeno per me.
Sarà perché mi ritrovo a pensare a quelli passati, e col pensiero ritorno fino al giorno in cui possono spingersi i ricordi, e sorrido pensando che c'è sempre stato qualcosa di dolce che lega tutti i miei compleanni: una torta.
Non una torta comune comprata in pasticceria, ma proprio quella che è diventata nel tempo "la torta del mio compleanno", una bomba calorica a base di cioccolato, crema, marmellata di albicocche, stratificati in una base di ciambellone.
La preparava mia madre in maniera superba e poi ho continuato io, con meno bravura, ma con lo stesso impegno e la stessa voglia di mangiarla, anche se da due o tre anni mi dico che forse farei bene a fare una torta più dietetica. E' solo un pensiero fuggevole, perché subito dopo mi dico anche che sono appena entrata nella terza giovinezza, e ho il diritto di essere golosa, ma più che altro ho quello di gustarmi quel pizzico di felicità che mi viene dai ricordi che si porta dietro la mia torta. Potere dell' "anche", piccola particella aggiuntiva,che getta alle ortiche la prudenza, per poter vivere un guizzo di felicità!
Felicità! Quella cosa labile ed evanescente, che non fai in tempo a provarla e già è sparita.
Felicità! Quella che trovi nelle piccole cose di tutti i giorni
Felicità! Quella che scopri quando ti accorgi che l'essenziale è invisibile agli occhi
Felicità! Quella che ho provato io stamani, proprio nel giorno del mio compleanno leggendo sul Blog della Biblioteca di Marradi, del quale sono un'assidua lettrice, questa storiella che appunto parla di felicità.
E' stato un bel regalo di compleanno.
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