Ieri, quando ho aperto il regalo del mio compleanno, sono rimasta letteralmente senza parole.
Ho sentito che i miei occhi si inumidivano per l'emozione che stavo provando.
E' bello sentire delle emozioni positive, ed è altrettanto bello non reprimerle.
E' stato un attimo che mi ha catapultato indietro di cinquant'anni e mi ha fatto ritrovare la ragazza che ero allora.
Mi è venuta incontro quella ragazza e ho visto i suoi occhi di allora, pieni di sogni, di aspettative, di fantasia, di quella fantasia che usciva dalla sua mente e si spandeva tra le pareti della camera, mentre leggeva il nuovo numero di Pi Kappa e i Toltechi, gli Olmechi, i Faraoni, gli alieni, le civiltà preistoriche, prendevano forma insieme ai loro misteri e diventavano quasi reali.
Sogni appunto!
Ma sogni in grande.
Che non mi hanno mai lasciato e mi hanno seguito nel mio andare fino ad oggi, permettendomi di continuare a farlo, perché tra le mani mi sono ritrovata la raccolta di Pi Kappa.
Per me un regalo meraviglioso che mentre lo sfogliavo, pareva mi dicese
"Continua a sognare ragazza!".