giovedì 17 dicembre 2015

Mamma mia!

Non ho avuto il tempo, .....ma no, ma no....molto meglio essere sinceri e ricominciare.
Non ho avuto la voglia di scrivere in questi giorni, e vai a sapere perché.
 In effetti non sono stati giorni diversi da quelli in cui  invece mi ritrovo a sciorinare un mare di amene bischerate, per poter in qualche modo manifestare, rendere condivisibili i miei stati d'animo, le mie certezze, le mie insicurezze e quel ballino di seghe mentali che mi tiro dietro da tutta una vita.
Già rileggendo queste poche righe, mi sto accorgendo che oggi pare voglia venir fuori prepotentemente la sessantottina che c'è in me. Non glielo permetterò, almeno non nel lessico e cercherò di riappropriarmi di quel linguaggio che non prevede parole volgari, anche se.........lasciatemelo dire! Una di quelle parole certe volte rende più di un libercolo di buone maniere e chiarisce perfettamente il concetto che si vuole esprimere.
Eppure in questi giorni ho avuto delle vere e proprie emozioni, qualcuna bella, qualcuna un pò meno, ma insomma sono stata protagonista della mia vita.
La prima bella emozione l'ho avuta quando ho fatto clic sul mouse per inviare il mio manoscritto all'Editore. Ho fatto clic e.....mi si è aperta una griglia sotto i piedi e io sono caduta nel vuoto improvviso della mia mente, nella quale in quel momento passavano soltanto nuvole leggere e anche un pò colorate devo dire.
 Lo leggerà? Lo cestinerà subito? Mi arriverà mai un segno di risposta? "La contatteremo noi solo se saremo interessati" c'era scritto nella mail di ritorno che è arrivata poco dopo il mio invio. Non risponderanno mai, lo so già al novantanove per cento.....ma quell'un per cento che rimane mi fa sognare. Per me non è poco.
Un'altra emozione, sembrerà strano a chi non è un pò come me (non oso definirmi), l'ho provata quando mi è venuto incontro per la strada quello che sarebbe diventato il mio albero di natale. Il giorno prima non c'era, il giorno dopo era lì. Un grande ramo di pino con delle fantastiche pigne ancora attaccate, che aspettava pazientemente la mia passeggiata mattutina. La logica avrebbe voluto che tornassi indietro a prendere la macchina e caricarcelo. Ma no! Lui era lì, in quel momento, era mio, lo sentivo....e se fosse passato qualcuno e me l'avesse preso? E così me lo sono caricato in spalla e per quasi un chilometro ho arrancato sbuffando, incurante degli sguardi degli attoniti automobilisti  che passavano e l'ho portato a casa.
Da quel momento tutto ha cambiato aspetto intorno a me e casa mia si è adornata di alberelli, presepi, decorazioni e luci e luci. Uno spettacolo! E  pensare che quest'anno volevo fare poco o niente! Bella la coerenza vero?
E poi ieri... e chi l'avrebbe mai detto? Sono andata alla Posta e al ritorno sono passata per Piazza Grande, per dare un'occhiata alle decorazioni di Natale. Una volta lì, mi sono ricordata della Porta Santa e quasi controvoglia sono entrata in cattedrale. E invece! Mi è piaciuto essere lì   ho  deciso di passarci dieci minuti standomene in silenzio dietro una colonna. E invece! Una signora dopo un pò mi si è avvicinata e mi ha detto che se volevo confessarmi, il sacerdote era nel confessionale. Ho detto che non ero venuta per confessarmi, che ero lì non sapevo neanche io perché. E invece!  Quelle parole mi sono rimaste dentro, per cui dopo un pò, mi sono avvicinata al confessionale e ho detto "E' permesso?" Il prete che c'era dentro si è affacciato alla tendina e mi ha guardato un pò allibito. "Sarebbe possibile confessami, ma non nel confessionale? Mi piace di più se vedo gli occhi di chi mi ascolta!" Il prete si è dimostrato immediatamente disponibile (mi è sembrato che non piacesse neanche a lui stare lì rintanato), è uscito e siamo andati a sedere in una panca dove abbiamo fatto una bella chiacchierata, nella quale sono riuscita a svuotare il sacco e dire tutto ciò che in questo lungo anno mi ha rattristato.....e dopo è stato proprio un bel momento di pace, lo devo proprio ammettere. Il mio interlocutore era all'altezza della situazione e ha saputo mettere al posto giusto i tasselli che io non riuscivo a inserire nel mosaico della mia vita. 
Ora? Ho sempre un sacco di problemi, un sacco di aspettative, un sacco di speranze, un sacco di bene,che mi porto dietro giorno dopo giorno. Ho anche un sacco di ricordi brutti, che però, grazie a quel momento che ho vissuto ieri, posso mettere nel famos mosaico, con l'importanza che hanno, senza cercare di tirarmeli dietro e senza cercare di cancellarli come ho fatto fino ad ora, perché non ci riuscirei mai, così mi è stato detto dal mio arguto interlocutore. Così ho fatto e mi sento più leggera.
Mamma mia che tirata! E quante cose avrei ancora da dire.....meglio di no, vero?

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