sabato 28 giugno 2025

Poi un mattino....


 Poi un mattino , un mattino qualunque, mentre andavo a fare una passeggiata, rividi il sole e lentamente il mondo si riaprì davanti ai miei occhi.

Che momento è stato quello! Intenso e fugace, come solo può essere la gioia. Dura un attimo e il suo ricordo ti accompagna per tutta la vita.

Mi accorsi della moltitudine di fiori che nascevano lungo il mio sentiero, sentìì nuovamente i rumori  del bosco  e la carezza del vento che passava sul mio viso. 

E allora la consapevolezza di sapere che tutto ciò c'era sempre stato, ero solo io che non c'era stata più, mi fece male e finalmente mi resi conto di quanto avevo perso per oltre due anni.. Per tanto tempo, per troppo tempo non avevo voluto vedere che la vita, la mia vita, continuava a venirmi incontro e a dirmi che nessun dolore, aveva il diritto di farmi dimenticare la bellezza delle giornate che si avvicendano, ciascuna ricca di esperienze, di sensazioni, di emozioni, del tempo che scorreva sul mio volto e su quello degli altri.

Fu quel sole che   in quel momento, e che chissà in quanti altri momenti io non avevo voluto vedere, mi fece finalmente capire che il passato vuol dire esclusivamente che è  passato, è dietro di me,  e mi ha reso ciò  che sono oggi, più bella o più  brutta più  buona o più  cattiva e tant'altro, ma ancora con la capacità  di vivere e non solo di esistere.

Da "MOMENTI" di KB


lunedì 23 giugno 2025

In cinque minuti

Quest'anno il tema della nostra Infiorata, che ci vede come Scout, diventare artisti di strada, aveva come tema "La Speranza", prendendo spunto dal Giubileo indetto da Papa Francesco, che verte appunto sulla Speranza.

Quest'anno, il disegno mi  si è presentato davanti, dopo aver letto alcune parole molto semplici pronunciate da Don Ciotti,che mi si sono fissate nella mente indelebilmente: "La Speranza non è un reato".

E così, ancor prima di pensare a come avremmo potuto realizzare il disegno, che alla fine avevamo estrapolato da una bella immagine, ho scritto queste poche parole, per far capire a chi avrebbe visto la nostra Infiorata, il suo significato.

 

 SPERANZA

 



domenica 1 giugno 2025

Palle rotte

 Allora, decidiamoci! Siamo o non siamo "Maledetti Toscani"?

Se lo siamo, dobbiamo anche saper accettare i complimenti che ci vengono fatti ed esserne fieri.

Perché  noi toscani, oltre che a camminare a mele strette, come dice Curzio Malaparte, siamo anche insigniti dell'onore di essere rompitori delle palle altrui.

Ma questo è  un complimento stupendo! Ce ne vogliamo rendere conto?

Per dare un!idea:

Avete visto una palla bucata ⚽️, quando le viene dato un calcio, che traiettoria inutile riesce a fare? E un pallina da ping pong🎾 ammaccata? Non riesce neanche a superare la rete divisoria..per non parlare della palla da tennis ..e  la blasonata palla da rugby 🏉 una volta che è stata rotta a che altro può  servire? E le palle dell'albero di Natale 🎄 dove le lasciamo? C'è  da sentirsi grandi, via! 

Quindi rendiamoci conto che rompere le palle è  un grande privilegio, paragonabile a quello di camminare a mele strette.

E questo privilegio ce l'hanno solo i Toscani che ancora hanno sui loro palazzi  e sulle porte d'accesso ai loro paesi gli stemmi con le palle.

Ma quelle sono palle di granito.

E sicuramente, data  la nostra proverbiale simpatia, prima di rompere le nostre palle, preferiamo rompere quelle degli altri

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