Ora in questa piccola parte della mia vita mi ritrovo a contare fino a 18 molto spesso e sono grata a questo piccolo numero che mi viene in soccorso ogni volta che ho bisogno di lui,, anche se vorrei non avere più bisogno di lui.
In effetti non è solo una piccola parte della mia vita, perché per me contare fino a 18 è cominciato tanto, ma tanto tempo fa.
Avevo 10 anni e stavo viaggiando per arrivare a quello che sarebbe diventato il mio nuovo paese. Nuova casa, nuova scuola, nuovi amici, nuove abitudini, nuovi incontri.
Non parlavo e mentre stringevo a me il mio gatto Titto, dal sedile posteriore della macchiana guardavo allontanarsi il paesaggio che mi era familiare per entrare in un mondo che ancora non conoscevo, e sentivo un groppo in gola che aumentava sempre di più e che rischiava di deflagrare in un gran pianto. Fu allora che dentro di me cominciai a contare e via via che lo facevo, sentii allentarsi la tensione, che sparì mentre dicevo 18.
Da allora nei vari momenti di crisi della mia vita ho sempre contato fino a 18 e ha sempre funzionato.
Questo trucchetto, che mi accompagna fin dall'infanzia, fa sì che apparentemente io sembri una persona forte, mentre invece sono sempre quella bambina che stringe a sé il suo gatto, guardando di volta in volta, con occhi pieni di meraviglia, di gioia, di dolore, di paura la vita che scorre sempre in un nuovo paesaggio sconosciuto.
Questa piccola parte della mia vita si muove in un paesaggio pieno di incognite e così conto fino a 18 e forte di una forza non vera vado a combattere contro i miei mulini a vento.
Nessun commento:
Posta un commento