Ma che sarà mai questo Tertium non datur?
〈tèrtium non datur...〉 (lat. «non è ammessa una terza possibilità»). – Espressione che risale alla logica aristotelico-scolastica (con riferimento al «principio del terzo escluso»: v. escluso), con cui si vuol significare che, in un’alternativa di due giudizî contraddittorî, o di due ipotesi contrapposte, o in generale tra una affermazione e la sua negazione, è esclusa ogni altra possibilità o soluzione.
Tertium non datur si può anche tradurre: i casi sono due.
Che era il titolo di una filastrocca che circolava in Italia ai tempi di Caporetto (1917): «Adesso ti chiameranno alle armi e i casi sono due: o ti fanno abile o ti scartano. Se ti scartano, te ne freghi; se ti fanno abile i casi sono due: o ti assegnano alle armi speciali o ti mandano in fanteria. Se ti assegnano alle armi speciali, te ne freghi; se ti mandano in fanteria i casi sono due: o ti mandano in zona di guerra o ti tengono nella territoriale. Se ti tengono nella territoriale, te ne freghi; se ti mandano in zona di guerra i casi sono due: o ti destinano alle retrovie o ti sbattono al fronte. Se ti destinano nelle retrovie, te ne freghi; se ti sbattono al fronte i casi sono due: o sei ferito leggermente o sei ferito gravemente. Se la ferita è leggera, te ne freghi; se invece è grave i casi sono due: o crepi o guarisci. Se guarisci, te ne freghi; se crepi i casi sono due: o vai all’inferno o vai in paradiso. Se vai in paradiso, te ne freghi; se vai all’inferno i casi sono due: o trovi Cecco Beppe (morto nel 1916, N.d.R.) o non lo trovi. Se non lo trovi, te ne freghi; se lo trovi i casi sono due: o lui impicca te o tu impicchi lui: se tu impicchi lui, te ne freghi; se lui impicca te, requie all’animaccia tua».
Oppure così è più chiaro?
Un po' come nella mitologia accadde a Didone, ad un ingegnere, un informatico e un matematico viene offerto il possesso di un pezzo di terra, ma solo quanto riusciranno a cingere con una corda data. Il tentativo di ciascuno è allora di tracciare un cerchio molto grande, per potersi accapparrare più terra. L'informatico piuttosto impulsivamente prende la corda e cerca di formare un cerchio il più grande possibile. L'ingegnere ci riflette su, prende la corda e inizia a sfilacciarla in modo da ritrovarsi con tante cordicelle ancora legate tra loro e riuscire a tracciare un cerchio ancora più grande. Il matematico semplicemente sistema la corda per terra, approssimativamente in cerchio intorno ai suoi piedi e declama "Io mi dichiaro fuori". | ||||
Mi piace però pensare che nella vita quotidiana tertium non datur possa anche significare:
Ti ho dato per due volte la possibilità di dimostrarmi che eri cambiato/a. Non ti sarà concessa un'altra possibilità.
E siccome mi è piaciuta questa interpretazione, tertium non datur entra nel mio lessico.
Nessun commento:
Posta un commento