venerdì 25 novembre 2022

Ce l'hai una canoa?

 "Uomo dal multiforme ingegno"

Chi  ha detto per la prima volta questa frase sapeva proprio il fatto suo e ne ha fatto coscientemente un capolavoro di filosofia.

Ma quanto mi piacciono queste parole, che senza bisogno di tanti svolazzi mi inducono a capire che se è bella la parola ingegno, forse  ancora più bello mi suona quel multiforme, che non mette limiti all'intelligenza, alla fantasia, alla volontà dell'uomo, di ogni uomo, o meglio ancora, di tutti gli uomini che non contentandosi di esistere, vivono.

Perché se esistere vuol dire venire al mondo, nascere, guardare tutto ciò che ci circonda, compiacersi di essere parte di una meraviglia, scorrere nel tempo fino a diventare polvere di stelle, dico che la trama di questa tela mi piace molto, ma non mi appaga.

La tela per diventare opera ha bisogno dei colori decisi e sfumati che si mischiano ogni giorno tra di  loro, sempre nuovi nella lotta della vita, di guizzi di scintille della mente che pensa senza riposo e si inoltra per le vie sconosciute di esperienze sempre nuove, di note alte e profonde che si incontrano fino a formare la musica dei desideri, dei sogni, delle aspirazioni. E allora, solo allora si  forma il quadro che rappresenta veramente l'uomo e che quando viene guardata con occhi sinceri,  fa provare gioia e dolore, ma  fa anche capire inequivocabilmente che rappresenta in maniera unica e irripetibile l'uomo vero. Tutto qui.

E allora come si fa a dipingere un simile quadro? 

Semplice! Bisogna vivere ricordadoci sempre che siamo uomini, che siamo intelligenti, che abbiamo dentro di noi tante risorse. Perché contentarsi di essere dei semplici zirconi, quando possiamo essere diamanti?

Anche lo zircone brilla, ma non avrà mai le mille sfaccettature del diamante.

Ecco! L'uomo è un diamante che può avere molteplici volti. Basta solo che abbia  la curiosità e la forza di tirarli fuori, .Lo so che è più semplice contentarsi di esistere, ma sicuramente non è altrettanto stimolante.

Si nasce e si cresce, si cresce per tutta la vita, sempre in maniera diversa, mentre il mondo intorno a noi cambia, si trasforma, cresce anche lui, ci chiama a nuovi percorsi mai immaginati, ci lancia sfide, prova a sovrastarci.

Vivere vuol dire non arrendersi mai, accettare sempre la sfida, far vedere che l'uomo è Uomo (e intendo donna e uomo), tenere sempre accese quelle scintille che sono nostre fin dall'inizio dei tempi e che risiedono nella mente e nel cuore, essere convinti che non si vive solo facendo il proprio lavoro, ma anche cercando dentro di noi tutti i talenti che abbiamo per farli sbocciare come fiori nell'albero della vita, usando quell'energia che è profusa in noi e intorno a noi.

Non è utopia, perché io ho la fortuna di conoscere persone che hanno sempre trovato motivi per rinnovarsi, per provocare la vita, per entusiasmarsi e per riuscire, quando si mettono in gioco per un nuovo obiettivo.

Mi da estremamente fastidio quel detto che recita "Si nasce incendiari e si muore pompieri". Questo può andar bene solo per chi si accontenta di esistere, ma non per chi rispetta se stesso e la vita, che deve essere vissuta intensamente in ogni età, perché qualsiasi uomo è un pioniere del suo futuro e di quello del mondo.

E non si creda che per vivere veramente si debbano fare chissà quali cose!L'importente è sognare sempre, giocare spesso, fare assiduamente, guidando ciascuno la propria canoa.

 

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