Se è vero, come mi ha detto qualcuno, che le visite che si fanno ai Sepolcri nel giovedì santo, hanno poco a che vedere con la fede, perché sono solo antiche tradizioni arricchite nel tempo dalla fantasia popolare, è anche vero che la nostra fede, e parlo non solo della mia, ma anche di quella di altre persone che erano con me, da queste visite ne è uscita, sicuramente un po' dispiaciuta.
Sappiamo benissimo che il significato dei Sepolcri è ben più profondo, di quello esteriore, che abbiamo sempre visto ed ammirato nel tempo, ma sappiamo altrettanto bene che ogni cosa dismessa, non sarà più ripresa, e nel tempo andrà solo a finire o nel dimenticatoio, o per bene che vada, in un tiepido ricordo di tempi migliori.
Ieri, trovare le chiese, con le porte aperte, tranne una, completamente chiusa, e tra l'altro quella a me più cara, e vederle così vuote, così fredde, non è stato proprio un bel momento.
I tempi cambiano, è vero e questi ultimi anni hanno modificato il nostro modo di vivere, ma forse proprio per questo, per questa fragilità ritrovata e questa solitudine nella quale ci ha fatto piombre la storia dei nostri giorni, specialmente quella di questi ultimi terribili giorni, sentivamo il bisogno di ritrovare qualcosa di noi, qualcosa che ci ha accompagnato nella nostra vita....e che non abbiamo trovato.
I tempi cambiano e con essi il nostro modo di pensare, o forse è più giusto dire che è il nostro modo di pensare che si rinnova continuamente che fa cambiare i tempi, ma alla fine che importa? E' così e basta, e forse è anche giusto che sia così!
I tempi cambiano e fanno provare piccoli dispiaceri, che durano il tempo per farci sopra delle brevi riflessioni.....poi un'alzata di spalle e via!
Si riprende la strada che riporta a casa, consapevoli, che a differenza di tante altre persone, per noi quella casa è ancora una certezza.
Una volta ho scritto "Cammino e la vita cammina con me". Oggi so che per quello che mi riguarda, è proprio così.
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