Ho cominciato a leggere gli aforismi quasi per gioco, e solo dopo un pò di tempo mi sono resa conto che non erano affatto il passatempo che credevo io, ma tanti spunti di riflessione che giungevano da lontano e da ogni parte del mondo. Filosofi, letterati, scienziati, artisti, persone comuni, hanno lasciato l'impronta del loro vissuto e delle loro esperienze in piccole frasi che sono altrettanti capolavori, perché non è semplice concentrare lo scibile umano in poche ,esaustive parole. E così, di volta in volta, durante l'arco di tanti anni, mi sono ritrovata a leggere aforismi sferzanti, o ironici, a volte dolcissimi, altre pieni di livore, ma tutti, nessuno escluso, mi hanno lasciato qualcosa che sentivo di dover approfondire, per capire i loro autori e attraverso loro, l'uomo.
Potrei citare centinaia di nomi, molti dei quali veramente illustri come Aristotele, Newton, Einstein, Cioran, Bukowski, Baricco, e sono solo alcuni che mi vengono in mente nella ridda affollata che si presenta davanti ai miei occhi, ma confesso che ho una vera passione per gli aforismi di Oscar Wilde, anche se il mio aforisma preferito è uno di Van Gogh. "Non sono avventuriero per scelta, ma per destino".Non spiegherò il mio punto di vista su questo aforisma, né tantomeno dirò dove mi ha portato la riflessione che ci ho fatto sopra, perché ciascuno deve esere libero di pensarlo come vuole, senza essere influenzato da altre considerazioni. Tutto quello che posso dire è che attraverso lui ho cominciato a guardare la vita da un'altra angolazione.
L'aforisma mi parla di intuizione, di cultura, di ironia verso se stessi e gli altri. In definitiva mi parla del pensiero dell'uomo, che si concretizza in poche parole e ci fa vedere che l'uomo di oltre duemila anni fa aveva gli stessi sentimenti, le stesse aspettative, le stesse sofferenze e le stesse speranze nostre....insomma la pensava proprio come noi la pensiamo oggi, e ciò si evince nell'immediato, senza il bisogno di andare a scomodare i massimi sistemi di tutto ciò che è il bagaglio della conoscenza umana. Chi vuole poi può approfondire il senso che trasmette ogni aforisma che tocca le corde della sensibilità individuale, che entra in sintonia con lui.
L'aforisma non coincide
mai con la verità,
o è una mezza verità
o una verità e mezzo.
Karl Kraus
L'aforisma è una pallottola sparata sull'ignaro lettore, da un cecchino, appostato su un tetto, che non si preoccupa affatto che ci sia un altro cecchino che spara nella medesima direzione un proiettile totalmente opposto e che può essere ugualmente veritiero. L'impatto di queste due esplosioni è ciò che spinge chi legge ed assimila, ad interrogarsi e a cercare la cura nella giusta via del mezzo, che è quella dell'equilibrio mentale. Un modo per crescere e salvarsi dalla mediocrità, usando una volta di più la Ricerca. Quella degli altri oltre che di se stesso.
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