Forse l'8 Marzo di quest'anno è uguale spiccicato a quello degli anni che l'hanno preceduto. Mimose (meno), messaggini con cuoricini e sorrisi, in qualche caso mazzo di fiori o scatola di cioccolatini. W le donne! Che finalmente hanno raggiunto la parità di diritti, e si vede, eccoooooome se si vede....ma oggi sì, oggi siamo proprio uguali ai signori maschietti, e anzi ci viene riconosciuto anche qualcosa in più, una forza, un qualcosa, sì, un qualcosa di grande che rimane fluttuante nell'aria per tuttoil giorno e lentamente si dissolve fino a non trovarne più traccia per i prossimi trecentosessantaquattro giorni dell'anno. Ci sarebbe tanto da ridire, a cominciare dal solito discorso del femminicidio, ma NON PROFERISCO PAROLA, perché oggi è o non è la festa delle donne? E allora perché sciuparla con le solite lamentele inascoltate, quando un mazzolino di mimosa, pardon, un ciuffetto di mimosa (mica lo fanno pagare poco un mazzo decente di mimosa!) ci viene offerto con tanta sollecitudine una volta all'anno?
Forse l'8 Marzo di quest'anno è uguale spiccicato a quello degli anni che l'hanno preceduto, come questa mia frase è uguale spiccicata a quella che inizia il mio post, anzi sono sicura che è proprio così, sono solo io che sono cambiata. Di qui in avanti voglio essere festeggiata per trecentosessantaquattro giorni, e il trecentosessantacinquesimo mi riposo! Sono una povera illusa? Neanche per sogno! Basta solo cambiare uditorio, e relazionarsi con altri tipi di occhi e di linguaggi. E mi chiedo, un pò infastidita da me stessa, come mai non me ne sono resa conto fino ad ora, di avere questa fortuna.
Guardo il mio cane e i miei gatti e mi dico che non posso dire di non essere festeggiata da loro. Stamani sono stata accolta al mio risveglio da miagolii festosi, capatine e capriole dai mici di casa e poco dopo il mio cagnone è arrivato con un cuscinetto verde in bocca e me l'ha sbattuto contro le gambe, poi si è messo accanto a me sollecitandomi col muso a fargli una carezza, mentre mi guardava con occhi così buoni, che in un attimo gli ho perdonato tutti i suoi continui abbaiamenti. Sissignori! Loro mi festeggiano per tutto l'anno, mi fanno sentire la loro vicinanza e il loro affetto, mi dormono vicino, in collo, tra le gambe. Mi dicono con i loro sguardi e il loro linguaggio che hanno bisogno di me e mi vogliono bene, mi sopportano nei miei momenti neri e non mi tolgono mai la loro fiducia. Bene, questo è il mio 8 Marzo, vissuto in maniera diversa, ma senz'altro più genuino, più veritiero, senz'altro meno istituzionale, ma con molto trasporto in più. Auguri a tutte le donne, alle quali auguro di continuare a credere nella nostra libertà di pensiero e in ciò che siamo e che possiamo diventare, chiedendo solo sincerità e un briciolo di quell'amore vero, che molte volte troviamo negli animali e non nel genere umano.
E se l'anno è bisestile? si fa una grande festa con tanti croccantini e un bombolone per me.
Nessun commento:
Posta un commento