domenica 12 gennaio 2025

Il sale della terra

Noi siamo il sale della terra. Belle parole, anzi bellissime!

Ci entrano dentro come una lama arroventata e allo stesso tempo rinfrescante. Peccato  peròche ce ne dimentichiamo subito, come se non facessero parte del nostro essere uomini, e non ci soffermiamo a pensare che invece ci darebbero modo di riflettere sul loro effettivo significato, ci farebbero capire cosa sia effetivamente il sale, che noi ogni giorno usiamo naturalmente per dare  sapore ai nostri cibi, che altrimenti sarebbero insipidi.


Com'è buono un sugo ben dosato di sale, o un arrosto, o una semplice bruschetta. Ecco sì, la bruschetta, un cibo semplice,  che con solo olio sarebbe buona, ma non eccellente, con l'aggiunta di un pizzico di sale diventa qualcosa di eccezionale, come sappiamo noi toscani, che il pane lo facciamo sciocco, ma che poi abbiamo adottato la bruschetta che  mangeremmo tutti i giorni, senza correre il rischio che ci venga a noia. Anzi, via via che procediamo, diventiamo sempre più bravi a dosare il sale, che non deve essere troppo, ma neanche troppo poco. Deve essere giusto.

E allora immagino la terra come una gigantesca bruschetta, che attende di essere salata da noi uomini. La terra, il nostro mondo, si presta bene a questa immagina, perché è come una pagnotta toscana, dalla quale si ricavano tante  fette di pane casalingo, non raffinato, non morbido, rustico, che mantiene in sé il sapore del lievito e che ha bisogno di essere capita per esprimere se stesso al meglio. Avete mai provato a mangiarne una fettadi pane toscano con l'aggiunta di solo sale? Basta solo un pizzico di sale e quella fetta di pane darà il meglio di se stessa.

Ma qual'è il sale adatto a salare la nostra terra? A renderla, o meglio a renderla nuovamente una comfort zone, che ci metta al riparo dalle nostre ansie?

Mi viene in mente il rispetto dovuto a tutta la natura che era qui prima di noi, la salvaguardia della salute, minacciata dai tanti inquinanti che vengono mandati più o meno consapevolmente nell'aria, l'etica della scienza che scopre nuove cose in nome di se stessa e del pensiero umano, per il bene universale, ma anche la morale di chi ci guida nel lungo sentiero della vita del nostro Genere, che deve porre limiti all'uso di certe scoperte, sempre per il bene universale. Mi viene spontaneo domandarmi: "Ma l'IA come la chiamaiamo noi o AI come la chiama il resto del mondo può essere un sale della terra?" Di getto direi di no, ma poi mi domando anche : "Ma noi genere umano, siamo davvero un sale per la terra?"e purtroppo mi trovo costretta a dire di no.

Perché? Perché l'uomo, il più intelligente di tutte le creature, non riesce a salare la terra, ma gli viene molto più facile avvelenarla?

Non sarà, che per prima cosa l'uomo avrebbe dovuto salare se stesso, e non avere la presunzione di essere nato perfetto? Tenere dentro di sé ciò che di bello ha avuto fin dalla sua comparsa sulla terra, e imparare a conoscere ed estirpare ciò che di insano nasceva e cresceva dentro di lui? Non occorre dire cosa, perché tutti lo sappiamo e omai è un disco rotto che continua a suonare la sua musica poco ascoltata all'interno di ciascuno di noi.

Non sarebbe invece preferibile ascoltare quella musica vecchia, ripetitiva, consunta e salare noi stessi, perché anche noi non siamo nient'altro che una bruschetta, che per essere gradevole, buona, duratura nel tempo ha bisogno del sale nella giusta quantità, come ogni buona bruschetta? Poi potremo permetterci il lusso di andare a salare la terra che ci ospita.

 In definitiva, saliamo la nostra vita.Come sarebbe facile e invece quant'è difficile! Qualcuno ce l'ha già detto tanto tempo fa.


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