sabato 9 gennaio 2021

Sì, viaggiare......

Ecco, se qualcuno mi chiedesse dove vorrei essere in questo momento, risponderei senza ombra di esitazione che vorrei essere in questa fotografia. E magari qualcuno mi prenderebbe anche per una tipa che vuole farsi le vacanze invernali in un posto alla moda. FOTO DEL GIORNO – Casaglia, il rifugio di Babbo Natale?Niente di tutto questo, perché il paesino che è raffigurato in questa immagine è Casaglia, a un tiro di schioppo da Marradi. Appena questa immagine mi è caduta sotto gli  occhi dentro di me ho detto che era bellissima, e subito dopo non ho potuto fare a meno di dirmi che quasi sempre abbiamo cose meravigliose sotto gli occhi e non le vediamo, salvo poi ritrovarle pubblicate in un giornale o in una rivista, e renderci conto che siamo stati proprio scemi a non accorgerci della Bellezza. Cerchiamo mondi di favola e la favola l'abbiamo sempre avuta vicino a noi, senza accorgercene, o peggio ancora senza averla ascoltata o letta nella maniera giusta.

E in quei campi coperti di neve, dove d'estate le mucche pascolano, io ho passato un pomeriggio a fare a pallate e a slittare con più entusiasmo che bravura, e quelle sono state le mie vacanze invernali.

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Sì, vorrei essere lì e poi scendere a valle per assistere ai fuochi d'artificio che quest'anno Marradi ha fatto per cominciare l'anno della "Via di Dante", che si snoda per tutto l'alto Mugello, del quale Marradi è l'ultimo tratto, se si viene dalla Toscana, o il primo avamposto se si arriva dalla Romagna. Vorrei, anzi voglio essere lì con la fantasia ai piedi del 'Castellone', non tanto per guardare i fuochi d'artificio, che anche se belli, non sono la cosa che mi interessa di più, quanto per far vivere dentro di me la storia che è passata attraverso le sue mura di torre di avvistamento, storia che poi si snoda in sentieri che hanno visto passare tanti uomini che hanno lasciato traccia di sé e delle loro imprese, dei loro misfatti, della loro vita spesa magari per assicurarsi un futuro migliore, proprio come oggi anche noi cerchiamo di fare.  Li vedo sopra di me, davanti a me quei fuochi che  si riflettono sulle acque del fiume che scende portando con sé le parole dei versi di Dante, che si confondono, si sommano, si dividono, si ritrovano, con quelle più moderne ed ermetiche di Dino Campana, fino a far abbracciare secoli lontani tra di loro,in un unico canto forgiato dai medesimi sentimenti di uomini erranti. Quanto è bello andare a spasso con la fantasia specialmente in una giornata uggiosa come questa, fatta di freddo e di quella pioggerella che non vuole saperne di tramutarsi in neve! Sono momenti unici che non si ripeteranno, perché saranno spazzati via da altre cose più impellenti e se anche volessimo richiamarli alla nostra attenzione onirica, non avrebbero più la stessa nitidezza del momento in cui li abbiamo immaginati. Che potere grandioso che è l'immaginazione, specialmente quando sceglie per i suoi viaggi luoghi conosciuti e li trasforma in immagini talmente vivide, che sembra basti poter allungare una mano per poter toccare Dante, Dino Campana, le pietre del Castellone, mentre il dolce rumore dell'acqua del fiume accarezza le orecchie, sovrastato di tanto in tanto dal rumore scoppiettante di un fuoco d'artificio, e intanto toccarsi le guance che trattengono  ancora il freddo della neve! Un viaggio che è durato cinque minuti, o delle ore? E chi lo sa?

 

 


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