mercoledì 16 agosto 2023

Il lungo viaggio


Anche se oggi non si direbbe, vista la mia propensione a restare nei dintorni di casa mia, anch'io ho viaggiato e ho visto qualcosa del mondo. 

Le terre di Inghilterra, Francia, Svizzera, Russia, Turkmenistan, Egitto,  Stati Uniti, sono state calpestate dalle mie solette n. 38, per tempi più o meno lunghi, più o meno intensi, più o meno istruttivi.

Già! Da queste terre infatti ho riportato impressioni diverse tra di loro, che però hanno manteuto la mia convinzione di sempre, nata, nutrita e cresciuta nel mio paese.....e cioè che l'uomo è sempre lo stesso, in ogni posto che vai.

 E hai voglia a dire che culture diverse, religioni diverse, usanze diverse, cucine diverse, fanno uomini diversi. Per me non è così. L'uomo, la donna, insomma noi uomini,  (magari oggi dovrei scrivere noi uomine, e magari anche con la e finale capovolta, ma non so come fare),  siamo sempre gli stessi, in ogni parte del mondo, e la parola stessi, non sempre ha un valore positivo, anzi!

Ragion per cui, a un certo punto della mia vita, e dopo aver vissuto tante esperienze, alcune belle, altre meno, dopo aver conosciuto il bene e il male, mica solo quello degli altri, anche il mio, sono arrivata a desiderare altri viaggi.

Non sono andata a cercarli, perché l'Agenzia che li promuove è dentro ciascuno di noi, in un luogo imprecisato del nostro essere, e si fa scoprire solo quando è giunto il momento di trovarla. 

Ha anche un nome. Si chiama "Viaggia e scopri". Nel senso che devi proprio scoprirti, toglierti da dosso, tutte quegli abiti di troppo, anche e soprattutto quelle firme assurde che ti chiedono tanto per renderti una nullità, quelle etichette, che ti vengono appiccicate addosso e che tentano di uniformarti ad altre migliaia di persone.

In genere si comincia con viaggi molto brevi, perché all'inizio ciò che si vede di noi stessi e degli altri potrebbe anche non piacere. 

Io almeno ho cominciato così.

 Addirittura può capitare che al momento della partenza si rinunci al viaggio. Non si perde niente, perché come ho già detto il biglietto è a costo zero...quindi non ci sarà nessun rimborso, andrà solo ritrovata la voglia e il coraggio di rimettersi ai blocchi di partenza.

E così sono cominciati i viaggi dentro me stessa, e sono incredibili, il più delle volte difficili da affrontare, con voli traballanti e atterraggi di fortuna, specialmente i  primi, perché dovevo imparare a gestire i venti contrari, che mi volevano impedire di conoscermi, di trovarmi, di accettarmi, e perché no, anche di piacermi, di sentirmi unica.... ma poi tutto è andato a posto e dopo averne fatti una decina, improvvisamente mi sono acccorta che in me si stava verificado un cambiamento importante.

Credo, anzi sono sicura, di essere ancora lontana dal raggiungimento della mèta che si prefiggono questi viaggi organizzati da me stessa, e cioè il raggiungimento e la consapevolezza della mia unicità, con l'accettazione di tutto ciò che fa parte di me e che mi rende diversa dagli altri.

Ogni viaggio è un'avventura che mi regala qualcosa di nuovo, che magari faceva già parte di me, ma che non riuscivo a vedere, presa come ero a uniformarmi  a ciò che tutti volevano e facevano per rendersi sempre più uguali agli stereotipi di turno.

Ora non più. Per fortuna mia non più.

E può capitare che viaggiando dentro me stessa, riesca a rompere quel muro di cemento fatto dalle convenzioni che ci vogliono tutti uguali, per far nascere un fiore di vita.

Intanto sono contenta di viaggiare così.