Queste parole mi sono arrivate ora da Ravenna, ma potrebbero giungere identiche da Faenza, da Forlì, da Cesena, da Modigliana, da Lutirano, da Casola Val Senio , (da Palazzuolo e da Marradi,dove si parla romagnolo in terra di Toscana) e dove il fiume Lamone scorre proprio sotto casa mia.
I nostri angeli
Ci guardavamo intorno
ai disastri nel mondo,
con apprensione ci sentivamo vicini
ma eravamo lontani.
Poi è arrivato il nostro giorno
e ricoperti dal fango
abbiamo perso tanto.
L'acqua non perdona
e si porta via ogni cosa
la tua casa la tua terra la tua vita
la tua anima smarrita.
Si piange e nel dolore
una voce insorge un'altra ne rinasce
e s'intona un canto
che scende nel profondo.
Ci si dispera ma si lavora
perché l'amore che arriva
è un'onda di emozione
che non muore con la disperazione,
ed è forte quanto un raggio di sole
sul nostro grigiore.
I centri di raccolta con la gente
che di tutto porta
e sull'altra sponda
la pala che scava con l'anziana che prega.
I giovani non si spaventano e all'istante s'inventano.
Un uomo solo e sconsolato ogni tanto guarda il cielo
e lo vede sfollato
perché di angeli si è attorniato.
Ed il bambino che ha visto tutto quanto
avrà modo di sperare
che qualcuno possa salvare
questo suo meraviglioso mondo
dove può ancora giocare.
Valeria Rossi
20 Maggio 2023
Sono parole immediate e vissute così intensamente da chi le ha scritte, che non hanno bisogno di nessun altro commento, perchè anche se parlano di dolore e di paura, sono piene di quella speranza, di quella fede nel domani, che da sempre è la forza della gente di Romagna, la stessa forza che già oggi si adopra a risanare le ferite non solo della terra e delle case, ma anche quelle dell'anima
Forza Romagna!