"Muoia Sansone con tutti i Filistei!"
Chissà perché da un po' di giorni, queste parole, continuno a frullarmi per la testa?
"Muoia Sansone con tutti i Filistei!"
Chissà perché da un po' di giorni, queste parole, continuno a frullarmi per la testa?
Mi avevano colpito i suoi occhi, chissà perché, e così avevo pensato che poteva essere il regalo adatto per la Laurea di una ragazza, alla quale volevo bene.
Il biglietto con cui l'avevo consegnata alla destinataria, spiegava ciò che effettivamente sentivo dentro di me e che non era nient'altro che una speranza e un'esortazione a non dimenticare mai, nemmeno ora che entrava nel difficile mondo degli adulti e del lavoro, quel "fanciullino" che vive dentro ciascuno di noi, che cresce con noi e che deve restare dentro di noi per dare al nostro andare il vero senso della vita.
Insomma, nella mia fantasia questa bambola doveva essere solo un "memento", nelle volte in cui la ragazza, diventata donna, avrebbe dovuto ascoltare la fanciullina che era dentro di lei, sia nei giorni di gioia che di tristezza.
Sapevo che come tutte le cose un pò strane, la bambola sarebbe stata messa prima o poi in un cassetto, e lì dimenticata, in attesa, nel tempo che scorre, fino al momento in cui quel cassetto sarebbe stato riaperto e il ricordo di ciò che rappresentava, sarebbe ritornato.
Parecchi anni dopo, non ricordo neanche più quanti, le manine curiose di due bambine hanno aperto quel cassetto, e con gioiosa meraviglia, hanno visto che c'era una bambola. La voglia di prenderla e di giocarci è stata irresistibile e altrettanto naturale, e così per un pò di tempo, quanto dura il desiderio dei bambini, la bambola è diventata la loro compagna di giochi e di favole, dopodiché è stata gettata sul letto della cameretta insieme a tanti altri giocattoli.
E' stato solo un caso, se le bambine, stanche dei giochi, hanno cominciato a saltellare sul letto e sempre un caso se una di loro è caduta col sedere proprio sul visino della bambola, rompendolo irrimediabilmente.
Un po' di giorni fa, la mamma della ragazza a cui era stata regalata la bambola mi ha contattato per dirmi questa cosa, della quale era molto dispiaciuta, proprio perché era un ricordo, e mi ha detto che aveva provato ad aggiustarla, ma senza successo. Tra l'altro mancavano anche diversi pezzetti, che non era riuscita a ritrovare.
Se volevo provare io!
E io ci ho provato, ma per quanti sforzi abbia potuto fare, il risultato è stato grottesco, per cui ho detto, che neanche a me era riuscito il restauro, per il quale naturalmente non avevo neanche gli strumenti giusti.
E allora che si fa? Teniamo almeno il vestitino....era così bellino.
La decisione era presa e mentre racimolavo tutti i pezzi del povero viso della bambola decapitata, alla quale mancavano tanti altri pezzetti, non ho potuto fare a meno di rigirarmi tra le mani ciò che era rimasto del suo volto, che in quel momento era inquietante, perché caratterizzato da un lungo spunzone, quasi un artiglio, che si estendeva verso l'alto! Ma se lo coprivo con la mano i lineamenti tornavano dolci come sempre e gli occhi mi guardavano con la stessa espressione che mi aveva affascinato tanti anni prima.
E così senza starci a pensare, ho deciso che quel pezzo non l'avrei buttato via, avrei cercato di renderlo carino e nuovamente vivo. Il "fanciullino" poteva essere trovato anche lì.
E così ho fatto, con un po' di stoffa, un pò di colla, e una parte di una scatolina di legno piuttosto vecchia e malandata, che avevo continuato a tenere, non so neanch'io perché. Ora lo so! Il risultato è quello che si vede nella fotografia in alto e ogni volta che lo guardo sono contenta.
PS - Ora mi trovo nell'imbarazzo se dirlo alla diretta interessata oppure no. Non vorrei che due bambine innocenti, avessero una brontolata postuma. Non c'è niente di peggio della brontolata postuma, quando uno crede di averla sgabellata!